Tommaso e Giuliana, 50 anni insieme, innamorati ogni giorno di più. Quando lei sta per morire strappa due promesse al marito: lui ne mantiene solo una...
Mi piacciono le persone, la gente, quando sono in giro mi sento fortunata a poter scambiare qualche parola con una signora o un signore sconosciuto.
Ascoltare le storie degli altri
Proprio qualche settimana fa pensando al mio lavoro, in un momento di introspezione, riflettevo sul fatto che non ho chissà quali talenti, ma se c’è una cosa che forse so fare (e amo fare) è ascoltare le storie degli altri.
Parlare con gli sconosciuti
Sono fortunata, a parte le interviste concordate, mi capita non di rado che qualcuno incontrato al supermercato o per strada condivida con me qualcosa della sua vita. Anche con il signor Tommaso è andata così.
L’incontro con il signor Tommaso
Ero in spiaggia con i due figli più “grandi” – mio marito in casa con la nostra ultimogenita malata – quando sul bagnasciuga “conosco” Tommaso. Un signore abbronzato con il cappello in testa e il nipotino per mano che porta il suo stesso nome.
Tommaso e Giuliana 47 anni insieme
Io e Giuliana siamo stati insieme 47 anni. Abbiamo avuto tre figli e sei nipoti, anche se lei non ha fatto in tempo a conoscerli.
Così Tommaso, maestro in pensione, inizia a raccontarmi dell’amore della sua vita. È un uomo composto, calmo, un oratore. Esco dall’acqua cristallina di Campomarino di Maruggio e mi recita qualche verso dell’Odissea, quando Ulisse vede per la prima volta la bellissima Nausicaa.
“Non posso darle l’assoluzione perché suo marito è socialista”
Il maestro conosce a memoria le poesie, ma appena comincia a parlarmi di Giuliana le parole restano impigliate sugli occhi annacquati, sospese tra le labbra e le lacrime.
Giuliana era di Catanzaro, anche lei maestra. Ci innamorammo e poi ci sposammo. Io ero socialista, facevo politica, e incontrai in più occasioni sacerdoti che per questo mi criticavano apertamente. Perciò mi allontanai un po’ dalla Chiesa. Giuliana ci restava male, era una donna di fede. Un giorno andò a confessarsi e per prima cosa il prete le domandò: “lei chi è signora?”. Quando rispose di essere mia moglie il confessore aggiunse: “non posso darle l’assoluzione perché suo marito è un socialista”. Puoi immaginare la delusione.

Diciotto anni senza Giuliana
Dal suo sguardo e dalla fretta di passare oltre intuisco che per Tommaso l’attrito è ormai superato, un ricordo vecchio sul quale non vuole tornare troppo su.
Giuliana è morta da 18 anni.
Dal pianto negli occhi pensavo fosse passato meno tempo, credevo che la vedovanza fosse per il signor Tommaso una conoscenza recente, come la nostra. Mentre è già un ventennio che il maestro vive senza la sua sposa. In spiaggia lo chiamano ancora così.
“Promettimi di non perdere la fede”
Continua a raccontami e intuisco che certi dolori restano giovani pure nei vecchi:
Quando arrivò alla fine della sua vita mi strappò due promesse sul letto di morte: “Tommaso, trovati una nuova compagna, non restare solo”. E poi: “promettimi di non perdere la fede”. Silvia, la prima non sono riuscito a mantenerla e la seconda è stata ancora più difficile. Quando è morta mia moglie ho litigato con il Signore, ci ho litigato proprio, ma avevo promesso a Giuliana che non mi sarei allontanato da Dio e dalla Chiesa e perciò oggi sono grato di tutto quello che ho avuto e perché ho amato lei. Ieri (domenica NdR.) ero a messa, ho preso la Comunione e sono in pace.

Tommaso: non è vero che il matrimonio è la tomba dell’amore
Prima di andare via si avvicina con il passo indeciso di chi teme di disturbare troppo, ma quello che deve dirmi è troppo prezioso per esser taciuto.
Silvia, ascolta, siamo un po’ amici io e te? Voglio dirti una cosa: si dice che il matrimonio sia la tomba dell’amore, è falso. Non è così. Io e mia moglie ci innamoravamo ogni giorno di più ed è questo che auguro a te e tuo marito.
“Non ho che una paura: quella di non amare abbastanza”
L’ultimo giorno di mare ci stringiamo la mano per salutarci, il signor Tommaso mi dedica un pensiero di Pirandello, vorrei rispondere anche io con una citazione ad effetto ma in quel momento non me ne sovviene nessuna.
Tornata in casa mentre tutti riposano finisco il libro che avevo portato in Puglia per il viaggio. Lì trovo la frase che avrei voluto dedicare al signor Tommaso:
Non ho che una paura: quella di non amare abbastanza.
Tim Guénard, Più forte dell’odio
