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Cosa significa intercedere presso Dio con la preghiera?

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 18/05/22

Pregare è fare spazio a Dio nel cuore della terra. L’intercessione porta questo desiderio oltre il limite della nostra piccola vita

A volte capita che una nostra preghiera sia rivolta a Dio, chiedendogli una grazia o un pensiero a favore di una persona a noi cara: questa è la preghiera di intercessione con cui il nostro cuore si rivolge con fiducia al Signore. Ma intercedere presso Dio cosa significa concretamente? Che Dio ci manda una grazia in risposta alla preghiera? Sarebbe troppo semplice e banale!

Nel libro i “Volti della preghiera” (Tau editrice), un “saggio sulle forme della preghiera e sulla lettura spirituale”, lo scrittore Robert Cheaib chiarisce sul vero significato della preghiera di intercessione, che ogni cristiano dovrebbe conoscere.

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Pregare pensando agli altri

Quando invoco lo Spirito, non lo invoco come dono esclusivo, ma lo invoco pensando agli altri. Pregando la Parola, non la prego fuori contesto, ma dentro la mia vita e in tutta la mia trama di relazioni. Così anche quando rifletto sull’orientamento e sulla riforma della mia vita, non la esamino solo rispetto al mio rapporto con il Signore, ma anche in rapporto con gli altri. 

Mai individuale e distaccata

In una parola, anche la preghiera più eremitica e più personale, non è mai individuale e distaccata. «La preghiera – spiega santa Elisabetta della Trinità – è il vincolo che unisce le anime».

Portatori sani di Dio

Pregare è fare spazio a Dio nel cuore della terra. L’intercessione porta questo desiderio oltre il limite della nostra piccola vita. Fa di noi dei portatori sani di Dio nella storia e nelle storie di chi portiamo nella nostra preghiera.

Radiosi e contagiosi

Partecipando della bontà di Dio nella preghiera, anche noi siamo (sopra)-naturalmente portati a diffondere il bene, a non ritenerlo per noi. La preghiera per gli altri e l’intercessione per gli altri sono volti sublimi di questa diffusività del bene dell’incontro vissuto con il Signore. Diventiamo radiosi di figliolanza e contagiosi di fraternità.

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Non siamo soli

Quando intercediamo non siamo soli e non siamo noi a iniziare. Gesù è l’intercessore per eccellenza. Lui è il mediatore – l’unico mediatore – tra Dio e gli uomini. Ogni nostra mediazione e ogni nostra intercessione trova senso, spazio e dynamis in quella di Cristo. 

Cosa accade con l’intercssione 

Ciò comporta due cose: entrando nella vita di Cristo, noi assumiamo i suoi sentimenti, il suo sguardo e la sua gestualità. Secondo: la nostra intercessione non si distacca da quella di Cristo, non si aggiunge nemmeno ad essa, ma ci conferisce il privilegio di entrare nella sua preghiera, di partecipare alla sua opera salvifica. 

Lo Spirito scruta i cuori 

Gesù sta alla destra del Padre e intercede per noi. Noi, nello Spirito, entriamo in questa intercessione, cosicché lo Spirito che scruta i cuori possa intercedere “per i santi secondo i disegni di dio”. 

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