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E’ venerabile il vescovo di Pompei che componeva dolci lodi alla Madonna

vescovo pompei

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Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 20/01/22

Monsignor Toppi, francescano, molto amato dai fedeli della Madonna del Rosario ebbe anche numerosi incontri che ne influenzarono il cammino spirituale, tra cui con San Pio e Chiara Lubich

E’ diventato venerabile a meno di 15 anni dalla sua scomparsa: monsignor Francesco Saverio Toppi (1925-2001), vescovo dal 1990 al 2001 della Basilica di Pompei, si avvicina sempre più alla beatificazione.

La causa di beatificazione e canonizzazione di monsignor Toppi fu avviata il 2 aprile del 2014 e conclusa il 13 ottobre 2016

Fra Francesco Saverio

Il venerabile vescovo nacque a Brusciano (Napoli) il 26 giugno 1925 con il nome di battesimo Vincenzo e all’età di 15 anni anni, il 2 ottobre 1940, divenne novizio cappuccino con il nome di fra’ Francesco Saverio. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1948. 

Sanctuary of the Blessed Virgin Mary of the Rosary in Pompei
La Basilica Pontificia di Pompei.

Autentico figlio di San Francesco

Nel luglio 1959, appena trentaquattrenne, padre Francesco Saverio fu eletto Ministro Provinciale dei Cappuccini di Napoli, ruolo che rivestì ancora per ben due volte, nel ’62 e nel ’65. Nel suo ministero di guida dei frati si affidò totalmente allo Spirito Santo. Da autentico figlio di San Francesco d’Assisi, il suo programma per la Provincia religiosa era incentrato sul primato della vita interiore attraverso la preghiera, la mortificazione e l’osservanza della Regola. 

La nomina di Giovanni Paolo II

Nell’agosto 1983 fu nominato Superiore della comunità cappuccina e Maestro dei chierici a Nola. Nominato, da Giovanni Paolo II, Arcivescovo Prelato di Pompei e Delegato Pontificio del Santuario fondato dal Beato Bartolo Longo, ha avuto al centro della sua vita l’amore per la Madonna. 

“Preghiera della Chiesa di Pompei”

L’amore per la Madonna lo contraddistinse in tutta la sua esistenza ed è proprio alla Vergine che Monsignor Toppi si rivolse nel comporre la “Preghiera della Chiesa di Pompei”, recitata ancora oggi, quotidianamente, in Santuario. 

«O Maria – scrisse tra l’altro in quell’orazione, mirabile sintesi dei carismi della Chiesa pompeiana – ottienici col tuo Rosario di contemplare, vivere e irradiare nel mondo intero il Mistero di Cristo Gesù e la Grazia della Comunione Trinitaria. Vergine Orante! Insegnaci a pregare, ad accogliere e meditare la Parola di Dio. Fa’ che con i Misteri del Rosario impariamo a contemplare ed a stupirci dinanzi alle meraviglie che opera il Signore. Aiutaci a vivere il Vangelo della carità con gli ultimi e gli emarginati, con i poveri e i sofferenti. Che la Chiesa sia un cuor solo e un’anima sola… Madre della Chiesa e dell’umanità! Comunicaci lo slancio missionario del tuo Cuore per la nuova evangelizzazione e spingici per le strade del mondo a gridare il Vangelo con la vita sulle orme del Beato Bartolo Longo».

Alla fine della sua esistenza si trasferì nel convento dei frati Cappuccini a Nola, dove si spense il 2 aprile 2007 (Chiesa di Pompei).

Padre Pio e Chiara Lubich

Monsignor Toppi ebbe numerosi incontri con persone di profonda interiorità e santità di vita, che ne influenzarono il cammino spirituale. In particolare fu significativo il suo incontro con San Pio da Pietrelcina e con la Serva di Dio Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. 

PADRE PIO, SAN PIO,

I figli spirituali

Di innumerevoli anime fu direttore spirituale. Spiccano tra esse Silvestra Tirri, laica, docente, totalmente immersa nel Mistero della Trinità, e la Serva di Dio Nina Lanza, anche lei di Brusciano, terziaria francescana (Ansa, 20 gennaio).

«Un annuncio di gioia per la Chiesa di Pompei e per i devoti della Madonna del Rosario», ha commentato l’attuale Arcivescovo Prelato della Basilica Pontificia di Pompei, Monsignor Tommaso Caputo.

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