Bartolo Longo, nemico giurato della Chiesa cattolica, visse una conversione radicale e aiutò a fondare un santuario per la Madonna
“Beata Vergine di Pompei, chi mai si è rivolto a te con fiducia e non è stato ascoltato? Non hai mai deluso nessuno dei tuoi figli, nessuno dei tuoi adoratori, di chi cercava il tuo aiuto. Ascolta la mia supplica, Madre del Verbo, e attraverso il tuo Santo Rosario e il Tempio di Pompei guarda con favore alla mia devozione. Amen”.
Preghiera di Richiesta a Nostra Signora del Rosario di Pompei
Un luogo sacro vicino alle rovine di Pompei
Nella zona di Napoli ci sono numerose attrazioni per i turisti: il centro storico, la splendida isola di Capri, la famosa Costiera Amalfitana…
Nelle vicinanze c’è anche il Vesuvio, il vulcano che sovrasta la città, noto per l’eruzione del 79 d.C. che ricoprì la città vicina di Pompei di lava e cenere. La distruzione fu così improvvisa che gli scavi effettuati dagli archeologi nel XIX secolo hanno offerto un vero e proprio snapshot della vita romana dell’epoca.
Chi visita Pompei può percorrere le antiche strade romane e meravigliarsi di fronte a edifici che appaiono quasi nelle stesse condizioni in cui erano duemila anni fa.
A meno di un chilometro – in quella che può sembrare una giustapposizione al sito archeologico – c’è un altro luogo che ogni anno attira altrettanti visitatori: il Santuario della Madonna del Rosario di Pompei.
Da nemico della Chiesa a promotore della fede
La storia del santuario è collegata a quella di un uomo di nome Bartolo Longo (10 febbraio 1841 – 5 ottobre 1926), che visse una conversione radicale.
Nell’ultima parte del XIX secolo, l’Italia era soggetta a grande agitazione, e la Chiesa cattolica si ritrovò a lottare contro il movimento nazionalista del Risorgimento. Il Papa era visto come un avversario dell’unificazione italiana, e gli studenti di Napoli dimostravano attivamente contro di lui. Allo stesso tempo, stregoneria e medium vedevano aumentare la loro popolarità.