Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 26 Aprile |
Aleteia logo
News
separateurCreated with Sketch.

La Santa Sede chiede di vaccinare i sacerdoti esposti a rischi

WEB2-Card.-Antonio-Cañizares-Llovera-vaccine-Covid-19.jpeg

Archidiócesis de Valencia | Facebook

The cardinal archbishop of Valencia, Spain, Antonio Cañizares, is vaccinated against Covid-19.

Jesús Colina - pubblicato il 12/05/21

L'appello del Cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero

“Un sacerdote che sia fedele alla sua vocazione e alla sua missione, e che quindi si spenda esercitando il proprio ministero in parrocchia, nelle carceri, negli ospedali, potrebbe essere considerato come parte di una ‘categoria a rischio’, per lo svolgimento di un servizio ‘socialmente utile’”. Lo afferma il Cardinale Beniamino Stella, prefetto della Congregazione per il clero, in un intervista concessa all’agenzia SIR.

Nel primo anno di pandemia sono morti 269 sacerdoti del clero diocesano in Italia a causa del Covid-19. 

“È evidente che, come altre componenti della società, anche la Chiesa ha pagato un prezzo alto a causa della pandemia e delle sue conseguenze, penetrate in profondità nella vita delle persone, scuotendo e a volte demolendo le abitudini quotidiane”.

“La Chiesa non è stata, e non è esente dagli effetti di tale dramma, in primo luogo in ragione della morte di tanti suoi ministri, non pochi dei quali colpiti dal virus mentre si adoperavano generosamente per far sentire al Popolo di Dio la vicinanza dei suoi pastori e non far mancare loro il conforto dei sacramenti e dell’annuncio della Parola di Dio”.

Il cardinale ricorda a titolo di esempio il caso di un’arcivescovo di una grande città dell’America Latina. 

“All’inizio della pandemia l’arcivescovo dovette ritirare i cappellani dagli ospedali, essendo per lo più sacerdoti avanti con gli anni, a loro volta a rischio contagio. In risposta a ciò – prosegue – altri presbiteri più giovani si sono offerti volontari per il servizio in ospedale, ricevendo dalle Autorità civili il permesso e la dotazione di un adeguato ‘abbigliamento’ per esercitare in sicurezza il loro ministero”. 

“In tal modo, ha detto l’arcivescovo, nella sua diocesi nessuno che lo desiderasse è morto senza sacramenti o è stato ricoverato senza ricevere anche assistenza spirituale”. 

Per il prefetto, si tratta di “un esempio felice di cooperazione tra Autorità civili ed ecclesiastiche per rendere possibile ai sacerdoti – almeno a quelli ‘in cura d’anime’ – l’esercizio del ministero, come oggi potrebbe avvenire facilitando la somministrazione del vaccino”.

Tags:
Tutto sui vaccini anti COVID-19
Top 10
See More