Ecco cosa è accaduto a San Francesco, Santa Teresa d’Avila e Santa Liduina d’Olanda, secondo la ricostruzione dei biografi, quando hanno ricevuto le ferite di Gesù Cristo
Non tutti sanno che alcuni famosi santi hanno ricevuto le stimmate tramite gli angeli. Cosa sono le stimmate? Sono ferite che sembrano identiche a quelle per le quali Gesù ebbe a soffrire durante la sua crocifissione. Rassomigliano alle ferite dei chiodi nelle mani e nei piedi, come pure ad una ferita al alto dove Gesù fu colpito con una lancia. Quantunque vi siano stati qualcosa come trecento stigmatizzati, con larga maggioranza di donne, la Chiesa non ha mai pubblicato una dichiarazione scientifica su questo fenomeno di carattere spirituale.
Tuttavia vite e scritti di questi santi rivelano un alto grado di santità e di unione con il nostro Signore e Salvatore che vive la sua Passione. Chi porta veramente le ferite di Cristo non cerca il dolore di per sé. Ma, quando comprende che sta soffrendo con Cristo per la salvezza dei membri della sua Chiesa, lo accetta con gioia. Affida al Signore il come ed il perché relativi a tutti i meriti che la sua sofferenza può guadagnare.
1) San Francesco
Nel 1224, quaranta giorni prima della festa dell’Arcangelo Michele (che cade il 29 settembre), Francesco incominciò un digiuno in suoi onore. Ma circa due settimane prima della festa di Michele, nel giorno della santa Croce, ricevette le stimmate. Era stato fuori, in piedi per tutta la notte, pregando; solo Frate Leone era con lui.
Questi affermò di aver visto un globo di fuoco cadere sul volto di Francesco che era levato al cielo, e poi ritornarsene si di nuovo. (La gente del posto raccontò poi che l’intera regione era stata improvvisamente illuminata nel tempo che precede l’alba, come se già fosse sorto il sole). Quanto a Francesco, si narra che si trattasse di un angelo particolare sceso di colpo per lasciare il segno dei chiodi, come pure quello della ferita prodotta dalla lancia sul santo che stava in contemplazione fuori della grotta.
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I più vicini a Dio
Si dice che abbia provato dolori acutissimi alle mani, ai piedi e al costato, a destra. Secondo la descrizione di Francesco, non si trattò dell’angelo custode, ma di un serafino con sei ali di fuoco, come descritto da Isaia (6,2). La Scrittura considera i serafini come i più vicini a Dio ed in continua adorazione. Questa esperienza mistica non si può giudicare oggettivamente.
Presenta però particolari caratteri di verità, dal momento che vi sono parecchie varianti in tali racconti. In questo caso, però, essa è sembrata sufficientemente credibile alle autorità della Chiesa, dal momento che hanno approvato una festa il 17 settembre in onore delle stimmate di san Francesco.
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2) Santa Teresa d’Avila
Santa Teresa d’Avila ricevette le stimmate da un angelo. Il suo racconto sarebbe però potuto sembrare strano, se lei non si fosse dimostrata così equilibrata e pratica.
Nella sua autobiografia (scritta per ubbidienza) ci parla del suo mistico matrimonio con Cristo come del punto più alto della sua vita:
“(Questo angelo) non era grande, ma piccolo e molto bello; all’ardore del volto pareva uno di quegli spiriti sublimi che sembra si consumino tutti in amore…Teneva in mano un lungo dardo d’oro, sulla cui cima di ferro sembrava avere un po’ di fuoco. Pareva che me lo configgesse a più riprese nel cuore, cacciandomelo dentro fino alle viscere, che poi mi sembrava strappare fuori quando ritirava il dardo, lasciandomi avvolta in una fornace di amore”.
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Come una persona rapita
Il dolore che sentì nell’anima si diffuse nel corpo, ma era accompagnato anche da una grande gioia. Secondo la sua descrizione, Teresa era come una persona rapita. Non aveva alcun desiderio di vedere o di parlare. Ma soltanto quello di essere totalmente consumata da quel misto di gioia e di dolore derivante dall’essere completamente unita al Signore. Sottomise ogni cosa al suo confessore e al giudizio della Chiesa.
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3) Santa Liduina d’Olanda
Liduina d’Olanda è un’altra persona che ha avuto il dono delle stimmate annunciate dagli angeli. Ella fu quella che si potrebbe definire una professionista del patire. Aveva talmente tante cose che andavano male, che sarebbe difficile enumerare le sue sofferenze, non ultima di esse era una apparenza brutta che rispecchiava il suo dolore.
Poi, per breve tempo, “Iddio consolò Liduina venendo a lei in tale potenza che ogni suo dolore scomparve”, come scrive Ronda De Sola Chervin. “Un angelo cancellò le sue ferite così che si presentò come una giovane in buona salute”.
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L’ostia bianca sul petto
Fu allora, dopo una visione di Maria e degli angeli e quindi di Gesù Crocifisso, che ricevette le stimmate. Le ferite alle mani, ai piedi e al cuore erano, però, un po’ coperte perché lei non voleva che la gente le vedesse. Ma poco tempo dopo ritornarono a Liduina le sofferenze di prima. Scomparve anche quella bellezza che l’angelo le aveva donato, e le rimase solo il segno di un’ostia bianca sul petto, quale prova della sua visita.
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