Altra teoria è quella della nevrosi isterica. Secondo Jean-Martin Charcot, i miracoli, le estasi, le visioni e le stimmate erano causati da fattori isterici o patologici.
L’obiezione a questa tesi è che per suggestione non sono state mai prodotte stimmate. Successivamente, Joseph Babinski riconosceva che mancava la dimostrazione dell’esistenza di una relazione tra isteria e disturbi cutanei e, qualora se ne ravvisava l’esistenza, essa poteva dipendere o da simulazione o da affezione organica diagnosticata con ritardo. Il neurologo francese Jean Lhermitte riteneva che le stimmate fossero un fenomeno che si verifica negli isterici a causa di uno squilibrio vascolare o di un’emopatia.
Le stimmate sul corpo di Natuzza La principale obiezione a questa teoria è rappresentata dal fatto che, mentre le manifestazioni organiche di uno stress psicologico nell’ambito delle patologie menzionate (ulcera e ipertensione) sono assolutamente aspecifiche e non indicative del substrato psico-emotivo che le ha determinate , le stimmate sono una manifestazione organica riconducibile ad una condizione psicologica ben definita: l’estasi mistica.
Leggi anche: Fenomenologia delle stimmate di Natuzza Evolo I “venerdì” di Maury Di grande rilievo è la posizione assunta dal dott. Antoine Imbert-Gourbeyre , che nella sua opera Les Stigmatisées riporta il pensiero del razionalista Alfred Maury. Questi, nell’esaminare i mistici stimmatizzati, si esprime con grande orgoglio e disprezzo e li definisce neurolabili soggetti ad iperemotività ; per lui, quindi, le stimmate rappresentano il sintomo somatico di una condizione psichica. Nell’opinione di questo autore, la sua convinzione troverebbe conferma dal fatto che le stimmate compaiono più frequentemente nei soggetti femminili, di per sé maggiormente predisposti a manifestazioni neurotiche.
I rapimenti estatici sono favoriti dalle letture, dalle conversazioni, dall’esempio di vita dei santi, dalla contemplazione religiosa e, laddove l’elemento morale predomina sul fisico, le scene dolorose della Passione di Cristo possono causare dei fenomeni congestizi a carattere occasionale o acuto, localizzati nelle mani, nei piedi e nel costato. Pertanto, il Maury è dell’opinione che la produzione di questa fuoriuscita di sangue dai vasi sanguiferi, per il fatto che proviene da persone affette da gravi disturbi di innervazione, da ipocondria o isteria, è destinata a ripetersi ogni venerdì, quando il mistico concentra volontariamente la sua attenzione sulle scene della Passione.
L’autore non manca di far notare che solo alla Chiesa spetta di esprimersi autorevolmente in materia di fatti soprannaturali.
L’aver riconosciuto solo un numero limitato di casi, esigendo per essi prove certe: moralità del soggetto e frutti evangelici (cfr. Mt 7,169), libera la Chiesa da ogni accusa di parzialità.
Leggi anche: Le misteriose stimmate della mistica francese Marthe Robin I punti deboli di queste teorie Per contro, l’analisi razionalista, nel focalizzare la sua attenzione sull’immaginazione, è inaffidabile, in quanto non risulta allo stato attuale che qualcuno possa provocarsi piaghe a suo piacimento.
Anzi, nessuno degli psicologi suddetti ha mai provato a concentrare la sua psiche (o quella di una “cavia”), affinché si produca una manifestazione stimmatica periodica e dimostrare, così, la bontà della propria teoria.
Si oppongono alla suddetta teoria dell’immaginazione una serie di obiezioni:
– assenza di mistici stimmatizzati nei primi secoli della Chiesa nonostante i primi cristiani avessero una fede ardente e un gran numero di martiri;
– assenza di soggetti mistici stimmatizzati durante il periodo di esaltazione religiosa dell’anno mille e tra i flagellanti del Medio Evo;
– assenza tra i soldati al fronte, delle due guerre mondiali, di ferite prodotte da un’immaginazione parossistica, per un proiettile che li aveva sfiorati o per un desiderio di non cicatrizzazione delle ferite allo scopo di non ritornare sul campo di battaglia, anzi fu dimostrato che le guarigioni tardive erano dolose10;
– assenza di soggetti mistici stimmatizzati tra i protestanti che pur credono in Cristo.
Inoltre, contro la teoria razionalista c’è il fatto che l’analisi della critica storica ha verificato come i soggetti stimmatizzati furono sorpresi, spaventati per un tale prodigioso evento, anzi scongiurarono Dio di liberarli non dal dolore ma da quanto era visibile agli altri.
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