“Se una persona ha mangiato della carne o del pesce arrostiti e sente dei dolori, deve mangiare subito dei finocchi o i suoi semi, e si sentirà meglio” (PL Il56 C).
Lo zenzero è un’altra pianta utile, insieme al vino, utile come rimedi per il mal di stomaco. “Polverizza dello zenzero, aggiungendo una doppia dose di galanga e mezza di artemisia. Dopo i pasti sbatti questa polvere nel vino e bevila e così e anche la sera prima di andare a letto. Fallo spesso, ed il tuo stomaco starà meglio”. (PL Il35 D).
Zenzero. 6) Fegato di capra “E chi ha dolori allo stomaco, deve far arrostire il fegato di capra e mangiarne spesso, fino a metà agosto, ed esso purificherà il suo stomaco e lo guarirà, come una buona bevanda. La carne di capra, se si mangia spesso, guarisce gli intestini rotti e strappati (ernia) e guarisce e fortifica pure lo stomaco malato”. ( PL I325 B)
Leggi anche: Santa Ildegarda, la tisana di galanga e il bambino a cui era stata pronosticata la morte 7) Corniolo “Il frutto del corniolo non fa male all’uomo, quando si mangia m purifica lo stomaco, malato o sano esso sia; il corniolo è utile alla salute dell’uomo” (PL 1240 B).
Leggi anche: Medicina naturale: con farro e mele si vive meglio. Lo dice Santa Ildegarda 8) Vino caldo Tra i rimedi per il mal di stomaco c’è il vino caldo. “Se hai dolori di stomaco, fa cuocere dell’alloro nel vino e bevi questo vino caldo, ed esso eliminerà il muco dal tuo stomaco e lo purificherà e leverà perfino la febbre”. (PL 1228 B)
9) Brionia ed erba ruta “Se si propaga un fumo nebbioso ( gas di putrefazione) dallo stomaco all’intestino dell’essere umano, causando lì dei dolori, allora è necessario prendere della salvia, cinque volte tanto di brionia e dieci volte tanto di erba ruta nel vino facendo cuocere queste erbe nell’acqua fino all’ebollizione. Dopo aver colato l’acqua, mettere le erbe cotte, ancora calde, là dove si avvertono i dolori e legarle con una benda come una compressa” .(CC 180, 25)
Leggi anche: Cibi consigliati da Santa Ildegarda per avere una alimentazione sana 10) Purganti “I Purganti (potiones) che purificano lo stomaco non sono utili alle persone che sono molto malate e che sono così deperite come se fossero paralizzate (reumatici). Essi non sono utili anche alle persone che hanno in sé un metabolismo instabile a riguardo degli umori (disturbi di metabolismo), così come i fiumi durante le inondazioni scorrono su e giù senza stabilità. Questi purganti fanno più male che bene, poiché gli umori scorrono dopo la loro digestione nello stomaco fra la pelle e la carne e anche nei vasi, accelerando il loro corso qui e là e non si trovano più contemporaneamente nello stomaco. Quando il purgante arriva nello stomaco non vi trova più nessun umore da purificare” (CC I 35,10).
Roman Yanushevsky | Shutterstock 11) Atriplice Buon rimedio contro indigestione e mal di stomaco è l’atriplice, una pianta importata dall’Asia. “Mangiando l’atriplice si ha una buona digestione. E se in una persona cominciano a crescere delle glandole tossiche, la scrofolosi, allora si deve preparare una verdura con l’atriplice e un po’ meno di alium ursinum e un po’ meno di issopo ancora e mangiandola farà sparire la scrofolosi”. ( PL Il70 C)
12) Nasturzio “E chi non può digerire i cibi che mangia, faccia cuocere a vapore del nasturzio (nasturtium officinale) in una pentola, poiché la sua forza viene dall’acqua e poi lo mangi e starà meglio”. (PL Il61 A)
Leggi anche: Mangiare sano: santa Ildegarda ci consiglia come usare sale e zucchero