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Attenzione a noci, nocciole e arachidi: l’allergia alla frutta a guscio

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Ospedale Bambino Gesù - pubblicato il 05/03/19

Si tratta di un’allergia che può risultare molto pericolosa: ecco come comportarsi.

La frutta secca è uno degli allergeni più frequenti che si trovano negli alimenti. Infatti, l’elenco degli allergeni che obbligatoriamente devono essere segnalati in etichetta per la protezione del consumatore allergico, comprende l’arachide, il sesamo e la “frutta a guscio”, con specifica espressa per le mandorle, le nocciole, le noci, le noci pecan, le noci di macadamia, le noci del Brasile, i pistacchi, le noci di acagiù, le noci del Queensland. Ciascuno di questi frutti può avere una sua pericolosità intrinseca per alcuni consumatori, e tutti insieme possono condividere delle proteine che comportano il rischio di reazioni allergiche.




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In Europa e in Italia, la più frequente delle allergie alla frutta a guscio è quella alla nocciola. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la più frequente è quella all’arachide. Benché questo alimento non possa essere strettamente definito un frutto a guscio, molto spesso i pazienti che evitano la frutta a guscio ricevono dai loro medici il consiglio di evitare anche l’arachide. Nelle revisioni di casistica di shock anafilattico fatale, la frutta a guscio gioca un ruolo di primaria importanza. Non solo le arachidi, ma anche la noce comune, la noce del Brasile e la nocciola sono state associate alla morte per anafilassi. Avere quindi un’allergia a questo tipo di allergene non è una cosa banale, ed esiste un pericolo concreto di reazioni importanti.


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Un’allergia che non si risolve spontaneamente

Inoltre, mentre le allergie al latte e all’uovo tendono a risolversi spontaneamente, i bambini con questo tipo di allergia tendono ad avere sintomi persistenti nel tempo. Questo è il motivo per cui i bambini con allergia alla frutta a guscio sono quelli che più di altri possono avere bisogno di procedure di desensibilizzazione orale o di protezione mediante farmaci salvavita. Fortunatamente, non tutte le allergie alla frutta a guscio sono così pericolose. Quelle più largamente diffuse, cioè causate da molti tipi di frutta a guscio diversa, possono dare reazioni non gravi (solo in bocca o al massimo orticaria). I bambini che si trovano in queste situazioni sono identificabili per la presenza di sensibilizzazione ad allergeni comuni, chiamati panallergeni. Invece, i bambini che sono sensibili alle proteine proprie di ciascun frutto possono avere sintomi più importanti. Il bambino che tollera la mandorla, la nocciola, la macadamia, ma reagisce alla noce del Brasile è di regola a maggior rischio di avere reazioni anafilattiche anche molto gravi. Una considerazione particolare nei casi di allergia alla frutta a guscio deve essere posta, quindi, all’eventualità di prescrivere ai genitori un farmaco salvavita, l’adrenalina monouso, che deve sempre essere portata con sé. In caso di ingestione accidentale, una puntura immediata di adrenalina può salvare la vita del bambino allergico.




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