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“Custodi del mondo”: la canzone che ha vinto lo Zecchino è di Cristicchi

ZECCHINO D'ORO

Piccolo Coro dell'Antoniano|Youtube

Custodi del mondo, 63mo Zecchino d'oro

Paola Belletti - pubblicato il 04/06/21

Cantata dalla piccola Anita Bartolomei, questa canzone è un piccolo tesoro. Testo e musica sono di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi. Il cantautore ha commentato: “Sono emozionatissimo e felicissimo di aver ricevuto questo premio. Siamo soddisfatti che i bimbi abbiano ascoltato le canzoni dello “Zecchino d’Oro” di quest’anno e scelto proprio “Custodi del mondo”.

Nella mia famiglia abbiamo consumato DVD, Cd, e orecchie ad ascoltare i più grandi successi dello Zecchino d’Oro dagli anni Sessanta fino agli anni Dieci del Duemila.

Ci sono canzoni ever green, altre molto più legate all’air du temps; alcune troppo furbacchione, altre talmente belle che anche a noi adulti non serve una festa di fine scuola materna per cantarle.

Allegri tormentoni

Quando si hanno bambini in età prescolare e scolare, però, i successi del Piccolo Coro dell’Antoniano diventano dei veri e propri tormentoni, quasi dei tormenti; al punto che possono capitare scene come la seguente: una mia cara amica, coetanea e compagna di avventura anche ai tempi delle nostre maternità, in uno dei momenti classici di sovraccarico e stress da notti in bianco, dopo avere debitamente litigato col marito, se n’era andata via in auto di gran carriera e con gli occhi gonfi di lacrime. Per dare sfogo alla frustrazione accumulata si era messa a cantare a squarciagola, col tono e la cattiveria da concerto rock:

“Il matador chi è? Torero Camomillo, il matador tranquillo che dorme appena può!”

Abbiamo riso parecchio e ancora ridiamo ogni volta che ci torna in mente questo episodio.

Nostalgia

A me capitava invece di fare cover un po’ irriverenti delle tagliatelle di nonna Pina o dell’ormai cult Caffè della Peppina; o di indugiare languidamente su quel sentimento di intensa nostalgia che mi investe ogni volta che risento

(che significa ripensare alla mia bambina, tutta riccioli e sorriso, che entra per prima allo spettacolo di fine anno all’asilo. Un successo enorme per lei così timida e insicura).

Bè ora non ho più figli in età da Zecchino d’Oro, né di concerti di fine anno; e dovrò quindi trovare altre scuse per ascoltare per esempio questa piccola delizia di Simone Cristicchi e Gabriele Ortenzi. E’ il brano che ha vinto la 63ma edizione della famosa manifestazione canora; è stata cantata dalla piccola Anita Bartolomei, marchigiana di 7 ann:, una bimba bionda, intonatissima e con un magnifico sorriso finestrato previsto dall’età (e dal “dress code” del Piccolo Coro “Mariele Ventre” dell’Antoniano).

L’evento doveva svolgersi a dicembre scorso e come molte altre cose è stato rimandato causa Covid.

Il nostro mandato di creature a immagine di Dio

Il testo è semplice e profondo: parla della nostra nativa gioia di vivere, della bellezza di esistere, del desiderio di fare il bene per sé, per gli altri e il mondo. Tutte cose che nei bambini sono riflesse più nitidamente; ma servono adulti capaci di educare e far maturare queste intuizioni naturali per metterle a servizio del bene di tutti.

Parla del loro bisogno di essere riconosciuti, guardati, ascoltati (e non è forse anche il nostro?)

La musica è perfetta, tramette gioia, ordine e commozione, a me di sicuro.

Ci sono alcuni passaggi che mi hanno colpito particolarmente: come quello che descrive la capacità che hanno di perdersi, sognanti e quasi dimentichi di sé. Ma senza andare lontano, bensì entrando nel pieno della realtà. Perché è la realtà il regno del mistero, del bello, dell’altrove suggerito, lasciato cadere come briciole una dietro l’altra allo scopo di portarci tutti a casa.

Il mondo diventa più bello col lavoro dell’uomo, anche questa è una cosa vera, bellissima, che bisogna avere il coraggio di tornare a ripetere.

Custodi del mondo, non è solo il titolo del brano, è esattamente il mandato che ci spetta per volere divino; che bello se tornassimo in tanti a farci carico di questo impegno, solo sapendo però che c’è Qualcuno, di sommamente buono e potente, che è a sua volta nostro custode: il nostro fratello e Salvatore, Gesù Cristo. Quello che finalmente sa rispondere alla domanda che Dio fece a Caino con un sì. Sì, Io so dov’è mio fratello perché io sono il suo custode. Amo la sua vita al punto di morire al suo posto perché lui – e tutti gli altri, Caino compreso-possano averla salva per sempre.

Ecco perché il verso finale della canzone vincitrice del 63° Zecchino d’Oro è così commovente: sembra obbedire a un comandamento.

Io sono un bambino, sapete cosa vi dico?

Trasformerò uno sconosciuto in un nuovo amico.

Amate i nemici, date tutto a chi vi chiede solo qualcosa, porgete guance, beni, consigli, verità, perdono. Portate Dio, cercate tutti i suoi figli, c’è un vero nuovo mondo che ci aspetta.

Testo

SOLISTA Io sono un pittore, sapete cosa vi dico
Metterò tutti i colori a questo mondo antico,
Io sono un bagnino mi piacerebbe salvare
Il mare dalla gente che non smette di sporcare.
Faccio l’orologiaio, sono riuscito a creare
Un orologio per fermare il tempo quando stiamo insieme.
Io sono un pompiere, sapete cosa so fare?
Spegnere in un colpo solo ogni cellulare

TUTTI Alza la testa e stacci a sentire… ci piace ridere,
SOLISTA Ci piace correre, giocare al vento in piena libertà,
TUTTI Ci piace vivere,
SOLISTA Parlare agli alberi, è bello perdersi in questa realtà,
TUTTI Ci piacerebbe sapere l’effetto che fa
Quando qualcuno ci ascolta e riesce a fidarsi di noi.

SOLISTA Io, io sono un cuoco, ho una ricetta segreta
Che mi permette di saziare tutto il mio pianeta,
Io sono un poeta e voglio a te raccontare
Ciò che non posso vedere, ma non smetto di sognare.

TUTTI Alza la testa e prova a sentire
Ci piace ridere,
SOLISTA Ci piace correre, giocare al vento in piena libertà,
TUTTI Ci piace vivere, parlare agli alberi, è bello perdersi in questa realtà,
Ci piacerebbe sapere l’effetto che fa
Quando qualcuno ci ascolta e riesce a fidarsi di noi.
SOLISTA Siamo custodi di questo pianeta
Voliamo leggeri con ali di seta
Conoscici in fondo e guardati attorno
C’è posto per tutti
TUTTI In questo nuovo mondo,
In questo nuovo mondo.

SOLISTA Io sono un bambino, sapete cosa vi dico?
Trasformerò uno sconosciuto in un nuovo amico.

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