Si avvicina san Valentino, e allora proviamo a penetrare il mistero dell’incontro amoroso, della speranza ai primi sguardi, per capire chi sia – il caso o la Provvidenza – a modificare il corso di due esistenze.
Sono rare le coppie che non hanno alcun ricordo del giorno in cui si sono incontrate per la prima volta. Un ricordo benefico che lo psichiatra Robert Neuburger chiama il “mito fondatore” della coppia, la bella storia che sottolinea gli aspetti improbabili di un incontro tra due esseri. Una storia che questi ultimi amano raccontare o raccontarsi, scorgendo talvolta nell’incredibile inanellarsi dei fatti una vera spinta della Provvidenza. Un’evocazione che, se durante una crisi di coppia ancora suscita un sorriso, fa dire ai terapeuti che la speranza non è ancora tutta perduta: come a dire che il ricordo è lungi dall’essere remoto.
In alcuni il ricordo dell’incontro amoroso è intimamente legato alla fervida speranza di incontrare l’anima gemella e alle preghiere che con questa intenzione hanno rivolto al Cielo, magari per la mediazione di un santo. Invocazioni che si sono rivelate particolarmente efficaci. Ecco delle testimonianze.
Preghiera del beato FrérDéric Ozanam per sé stesso
Lorraine e Thomas si sono incontrati nel luglio 2013 e si sono sposati un anno dopo, nell’agosto 2014. Una grazia che Lorraine attribuisce volentieri al beato Frédéric Ozanam. Pochi anni prima Lorraine, studentessa a Lione, avvertiva fortemente il desiderio di incontrare il suo futuro marito. A partire dal 2010 – all’epoca aveva 27 anni – decise di associare la sua preghiera a quella di un’amica per domandare a Frédéric Ozanam di intercedere in loro favore. Ecco il suo ricordo:
Nel 2012 pregavamo quasi tutte le sere con l’aiuto di una formula scritta da Frédéric Ozanam per sé stesso… Poi abbiamo chiesto a San Giuseppe, alla Vergine Maria… La nostra domanda si faceva sempre più insistente, anche se restavamo fiduciose riguardo alla bontà del Signore.
Parallelamente alla sua devozione verso il fondatore della Società di San Vincenzo de’ Paoli, Lorraine s’impegnò nell’associazione À Bras Ouverts (ABO). E fu proprio durante un picnic organizzato dagli accompagnatori dell’associazione che finalmente conobbe Thomas.
Novena a Santa Rita
Se santa Rita è nota come patrona delle cause impossibili, Anne-Solene, da parte sua, non ha atteso di essere in condizioni disperate per rivolgersi alla santa di Cascia. Colui che sarebbe poi diventato suo marito era un amico della sua sorella maggiore, che lei incontrava regolarmente in chiesa al coro:
Il nostro amore per il canto e per il buon Dio – racconta Anne-Solaine – ci ha portati a parlare più frequentemente e, poco tempo dopo, ho fatto una novena a Santa Rita. L’ultimo giorno della novena lui è venuto a dichiararsi. Santa Rita mi ha offerto questo meraviglioso regalo mentre io le domandavo di preparare il mio cuore in silenzio per essere pronta all’incontro col mio futuro marito.
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Intercessione di san Giuseppe
Santo patrono dei lavoratori, dei padri di famiglia, della Chiesa universale, invocato per trovare lavoro, alloggio, nonché per la grazia di una buona morte, san Giuseppe è pure un eccellente intercessore per trovare l’anima gemella. Almeno questo è quanto ha sperimentato Élise, che allora aveva 35 anni e desiderava sposarsi. Mentre tutto sembrava andare storto, nella sua vita, sia sul piano professionale sia su quello personale, un 1º maggio – festa di san Giuseppe lavoratore – decise di andare a messa… in una chiesa dedicata a san Giuseppe. Arrivò tardi, ma anche il prete stava ritardando: «Il primo segnale che san Giuseppe mi stava aspettando», avrebbe constatato. Alla fine della messa si diresse verso una grande statua di san Giuseppe e lo supplicò di aiutarla:
Ho fatto molte novene ma ora non ce la faccio più, aiutami! Se mi affido a te, mandami entro un mese a partire da oggi una pista per il lavoro o l’incontro con un uomo.
Qualche giorno più tardi andò a iscriversi su un sito cristiano per incontri e venne contattata da Thibault:
Era stato toccato dal testo del mio annuncio. Poi ci siamo incontrati regolarmente e sposati un anno dopo. Mi ha fatto la sorpresa di portarmi, come prima tappa del viaggio di nozze, a Cotignac per ringraziare san Giuseppe.
Devozione a Maria che scioglie i nodi
Una devozione mariana la cui origine risale al XVIII secolo, legata a un quadro attribuito a Johan Melchior Schmidtner che si trova oggi ad Augsburg in Germania. Da allora fioccano le testimonianze di difficoltà appianate e sciolte grazie alla novena a Maria che scioglie i nodi. È il caso di Maïlys, sposata ad Henri e madre di tre bambini, che confida di aver ricevuto numerose grazie strettamente connesse a questa novena, in primo luogo quella di aver incontrato suo marito.
Eravamo amici ai corsi di economia, poi io sono partita per lavorare a Montréal. Pregavo molto perché Dio facesse luce sulla mia vocazione, e recitavo la novena a Maria che scioglie i nodi. Nel corso di una novena – erano già sei mesi che stavo in Canada – Henri mi ha chiamato per dirmi che gli sarebbe piaciuto venire a lavorare a Montréal come me. Poi io ho perduto il mio lavoro e dunque il permesso di soggiorno. Quando ho detto a Henri, al telefono, che sarei dovuta tornare in Francia, lui mi ha subito risposto “allora resto anch’io”, abbandonando le pratiche per il permesso di soggiorno. Mi ha aspettato all’aeroporto al mio rientro e quel giorno ho avuto la certezza che fosse l’uomo della mia vita. Ringrazio Dio ogni giorno di avermi inviato Henri.
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[traduzione dal francese a cura di Giovanni Marcotullio]