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Giornata Mondiale dell’Ambiente, il Papa: la cura delle nostre vite e la natura sono connesse

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Shutterstock | VanderWolf Images

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 05/06/20

E i vescovi: pandemia è il segno di un mondo malato. La "Laudato Si" sia la nostra bussola!

Il 5 giugno è il 46esimo anniversario del World Environment Day, la Giornata Mondiale per l’Ambiente. E’ stata istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 15 dicembre 1972 con la Risoluzione 2994.

Il motto scelto per questa edizione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, arrivata durante la pandemia mondiale da Covid-19, è “È il momento per la Natura”, per ricordarci che la crisi della biodiversità è una preoccupazione urgente, ma anche esistenziale.

Anche se viene data grande attenzione ad altri due temi fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente: l’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico (iodonna.it, 5 giugno)

Il Papa: 2020 sia “anno speciale” per il Creato

Una Giornata che arriva dopo un importante annuncio di Papa Francesco, che ha indetto un anno speciale – una sorta di road map – per mettere in pratica e realizzare la Laudato Sì, l’enciclica Green promulgata cinque anni fa per richiamare i cattolici di tutto il mondo alla tutela dell’ambiente, a rivedere il loro stile di vita, a promuovere comportamenti virtuosi.

«Ho cercato di richiamare l’attenzione al grido della Terra e dei poveri», ha ricordato papa Francesco al termine del Regina Caeli del 24 maggio (…) «Invito pertanto tutte le persone di buona volontà ad aderire per prendere cura della nostra Casa Comune e dei nostri fratelli e sorelle piu’ fragili» (Il Messaggero 24 maggio).

Il tweet del 5 giugno

E il 5 giugno, con un tweet, il Papa è tornato a richiamare l’attenzione sulla Laudato Si:

«Tutto è in relazione: la cura autentica della nostra stessa vita e delle nostre relazioni con la natura è inseparabile dalla fraternità, dalla giustizia e dalla fedeltà nei confronti degli altri #LaudatoSi #WorldEnvironmentDay».

“L’uomo si salva, se si salva l’ambiente”

Francesco chiede ai cattolici di raccogliere tutte le energie per creare una rete globale di sensibilizzazione, di azione, di coscienza. L’ambiente si salva se si salva l’uomo e l’uomo si salva se si salva l’ambiente. Tutto questo, dice Francesco, è nel disegno più ampio che ci ha affidato Dio. Basta leggere la Genesi.

In questi anni, scrive ancora Il Messaggero, l’enciclica ha avuto una veicolazione quasi parallela a quella del grande movimento ambientalista che affianca Conferenze internazionali nel tentativo di trovare un accordo politico per la riduzione delle emissioni di carbonio nella atmosfera. Anche l’ultima Cop si è esaurita con un nulla di fatto.

Da qui la domanda che affiora in questo periodo riguarda il coronavirus: con le falle e le emergenze che ha aperto in tutto il pianeta, il Covid-19 ha sepolto definitivamente il tema ambientale oppure ne ha ridato al contrario un nuovo impulso?

SUNSET, GIRL, GRASS
Jan Faukner | Shutterstock

Gli esperti: questa pandemia non sarà l’ultima

La risposta che è contenuta nella enciclica papale è chiarissima. Siccome la salute di tutti dipende dalla salute di ciascuno, e siccome siamo tutti connessi da una relazione di interdipendenza, non ci può essere nessuna riduzione del problema. Anzi. Ci sarà un avanzamento. Gli esperti dicono che questa pandemia non sarà l’ultima e già ne immaginano ancora di più devastanti.

La CEI: segnale di un “mondo malato”

Anche la CEI, attraverso una nota congiunta della “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace” e della “Commissione episcopale per l’ecumenismo e il dialogo”, ha richiamato l’attenzione di tutti sulla salvaguardia del mondo:

«Cominciamo col guardare al nostro rapporto con l’ambiente; ‘tutto è connesso’ e la pandemia è anche il segnale di un ‘mondo malato’, come segnalava Papa Francesco nella preghiera dello scorso 27 marzo».

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ALFREDO ESTRELLA | AFP

“Sobrietà, giustizia, pietà”

Le Commissioni stanno lavorando alla 15ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato, che ricorre il 1° settembre, dal titolo “Vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà (Tt 2,12). Per nuovi stili di vita”.

«La scienza, provata nella sua pretesa di controllare tutto, sta ancora esplorando i meccanismi specifici che hanno portato all’emergere della pandemia – aggiungono i vescovi – Essa appare, oltre che per ragioni sanitarie non ancora spiegate, anche come la conseguenza di un rapporto insostenibile con la Terra» (Agensir, 5 giugno).




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