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Spiritualità
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La vita si regala tra le morti

MINDY BROCK, BEN CAYER

Nicole Hubbard/Associated Press/East News

padre Carlos Padilla - pubblicato il 13/05/20

Soffrendo si può capire che molte cose non sono per sempre, che tutto vale la pena…

Il vento porta sempre qualche messaggio di eternità. In mezzo alla tormenta che attraverso intravedo la luce delle stelle. In mezzo alle nuvole e alla mancanza di luce.

Come se all’improvviso tutto avesse un valore diverso e le ore valessero ora di più o forse di meno – dipende da me, da quello che ne faccio.

Non so più bene se avanzo o retrocedo. Porto nel cuore una luce dipinta, un cielo aperto. Per scoprire mondi nuovi a partire dalle cose vecchie.

Dentro ogni croce è racchiuso un mistero, e una speranza di vita per sempre.

JESUS,
GoneWithTheWind | Shutterstock

Non so bene cosa esprimano le stelle che spezzano la notte. Non so bene se devo cambiare tutto o solo una parte di me stesso per continuare a vivere. Alla fin fine, prima sopravvivevo solo in mezzo alla fretta.

Non so se ne uscirò come prima o, come spero, qualcosa sarà cambiato per sempre. Non voglio prendere decisioni affrettate, cambiare tutto, lasciare le cose di una volta.

Forse ora nulla è molto chiaro, ma può essere che non lo fosse neanche prima. Non mi resta altro rimedio che guardare al cielo con occhi di bambino e dare un nome a ogni stella.

O cercare la mia, quella dei miei sogni. E aspettare tranquillo qualche segnale propizio. E confidare nell’innocenza dei bambini.

So che se non confido vivrò amareggiato per il resto dei miei giorni. Ed è per questo che mi alzo disposto ogni giorno a conquistare il mondo, anche se non ottengo nulla se non aumentare il mio sorriso.

E abbracciare le nuvole che sfuggono nervose dalle mie braccia. E alzare l’aria provocando venti nuovi che ripuliscano l’orizzonte. E abbracciare tranquillo gli alberi che mi indicano che tutto deve avere radici molto profonde per continuare a vivere.

Spero di non perdere mai l’equilibrio che ho ora. E all’improvviso comprendo che come nell’albero le dimensioni del tronco devono corrispondere alle radici profonde, perché non ondeggi durante le tempeste.

TREE
Brandon Bourdages|Shutterstock

Così dev’essere la mia anima paragonata a tutta quella mia vita che si effonde davanti ai miei occhi. Ho deciso per questo di scavare molto a fondo vicino alla porta della mia casa. O meglio, dentro di essa, che è ciò che mi tocca.

E aspettare fiducioso che il tempo passi e arrivi l’estate, o l’autunno. Non so perché ho tanta voglia di tornare al passato quando mi fa male l’anima.

Non sono forse positivi i cambiamenti di vita? Tutto questo non porterà forse qualcosa di buono che mi aiuterà a cambiare lo sguardo e il cuore? Spero di sì.

Ma ho paura del dolore. Mi spaventa l’idea di soffrire più del necessario. Tremo davanti all’ignoto quando tutte le mie sicurezze crollano. La mia salute, la mia terra, i miei sogni, i miei progetti.

A volte temo che l’oscurità della notte possa offuscare i miei occhi. Mi è chiaro che nascerà un nuovo giorno quando le stelle se ne andranno. Ho scoperto che per il tanto scavare la terra le mie mani si sono riempite di ferite.

E non mi importa tanto il dolore di ora se penso a un domani migliore, più sano, più libero, più di Dio. Perché forse quello che avevo prima non era così buono. Non era tanto necessario o prezioso come pensavo.

UPSET
gallofilm | Shutterstock

Anche se è vero che molti sogni si sono spezzati nella mia anima, e a volte navigo perso in un mare senza direzione. Con le vele stracciate e l’albero maestro rotto.

E confido nel fatto che un vento pieno di speranza, magari a caso o forse provvidenzialmente, mi conduca nervoso a un porto sicuro.

Non dubito della vita che Dio mi ha donato in mezzo alle mie morti, e so che stando accanto a Lui sarà tutto più facile. E sorriderò alla vita sicuro del fatto che nulla altererà i suoi progetti.

KSIĄŻKI DLA DZIECI
Vasilyev Alexandr | Shutterstock

Porto nel cuore il dolore di tanti. Non so come entrino tanti nomi e tante vite. So solo che all’improvviso hanno iniziato a entrare. Ho lasciato la porta aperta.

Forse è stata solo una disattenzione e sono entrati all’improvviso nomi, vite e vincoli. E il cuore amando ha imparato ad essere amato. Quanto è curiosa la vita, che mi insegna soffrendo a comprendere che tutto è valso la pena.

I giorni e le notti. I mesi già passati.

E ora tutto si ferma all’improvviso davanti ai miei occhi, e comprendo che molte cose non sono per sempre. La vita cambia, e il cuore resta ancorato come una roccia dentro l’anima.

So che sogno tanto perché ho amato molto, e so che mi aspetto molto senza chiedere nulla alla vita che Dio mi dà.

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