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È morta di cancro la donna che rifiutò la chemioterapia per far nascere suo figlio

SILVIA POZZAN

Silvia Pozzan | Facebook

Silvia Lucchetti - pubblicato il 16/11/18

Quando Silvia scoprì di essere incinta sospese le cure per portare avanti la gravidanza e proteggere il suo bambino

Silvia Pozzan aveva 36 anni era moglie di Andrea e mamma di Lorenzo. Quando scoprì di essere incinta rifiutò la chemioterapia per custodire la vita di suo figlio e portare a termine la gravidanza. Un gesto coraggioso, bellissimo, struggente. Poi ha ripreso la sua lotta contro i terribili mali che l’avevano colpita e martedì scorso, a Sossano in provincia di Vicenza, Silvia è morta stroncata da un tumore al fegato in due settimane (Il Giornale di Vicenza). Tutto finito allora, verrebbe da pensare, tutto è cominciato invece. Questa mamma con la sua morte ha permesso l’inizio di una nuova storia, e dando alla luce il suo bambino ha scagliato una freccia nell’eternità.




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Ha rinunciato alle cure per proteggere suo figlio

“Perché l’ha fatto”, sentenzierà qualcuno, “poteva abortire, pensare alla sua salute e al marito”. Forse perché Silvia Pozzan aveva capito tutto: che senso ha vivere ottant’anni se non si ama? Se non si è disposti a morire per un figlio? Ha avuto la grazia di sapere che la vita ci è stata data per amare e che il nostro cuore non si sazia con il successo ma prendendosi cura di qualcuno. L’unica sola, vera e profonda felicità. Dopo la nascita di suo figlio la malattia sembrava averle concesso una tregua e invece più tardi le riscontrarono un carcinoma al seno (Ibidem) e poi una forma ancora più violenta di tumore al fegato, purtroppo letale.


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Silvia mamma fortissima in un corpo debole

Quante cose piccole eppure straordinarie ha fatto questa mamma malata, provata nel fisico e nell’animo da sofferenze terribili. Il suo corpo afflitto è stata la casa dorata di suo figlio, la culla morbida e avvolgente dove sono stati solo loro due, uniti e indivisibili, come recita una canzone.

La sua storia mi ha fatto pensare a quella di Chiara Corbella Petrillo, della quale è in corso la causa di beatificazione, morta a 28 anni di tumore dopo avere rifiutato di sottoporsi alla chemioterapia mentre era incinta.




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Nel Vangelo di oggi Gesù dice “Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà”, Chiara e Silvia sono salve in Cielo.

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