Io ho 23 anni e mio marito 26: quello che dipende da noi (salute, residenza, lavoro) sarà sempre incerto e proprio per questo abbiamo bisogno di una promessa in cui sia coinvolto Dio, l'unico in grado di donarci il "per sempre".
“Come mai ti sposi?”
Comincio questo mio piccolo spazio di scrittura con questa domanda. Da quando Tommaso ed io abbiamo deciso di sposarci ne ho sentite davvero tante e da tanti tipi diversi di persone.
Faccio una premessa: io ho 23 anni (compiuti il 6 agosto), mio marito 25 (quasi 26), non ho ancora trovato un qualche lavoro “fisso”, se vogliamo utilizzare questo aggettivo che odio (davvero ci illudiamo che ci sia qualcosa di fisso in questa vita?) e non abbiamo “certezze” se non quella di esserci voluti sposare in Chiesa e, quindi, di esserci promessi amore eterno (m’hai detto niente). Strano l’accostamento che ho fatto in quest’ultimo pensiero: dico che nella vita non ci sono cose fisse, ma ho promesso di fronte ad un bel po’ di gente e di fronte a Dio di amare un uomo per tutta la vita. Non è un’incoerenza, se ci pensiamo bene infatti, ho usato l’aggettivo “fisso” in riferimento al lavoro, la casa, la salute, la residenza ed altro ancora. Ma sono estremamente convinta che il matrimonio non sia una cosa, non sia un evento e nemmeno il cambiamento di stato civile sui documenti di identità. Io credo sia uno stato di grazia e un dono che non dipendono completamente dalla volontà dei singoli sposi. Credo sia una scelta definitiva perché non si fonda sugli eventi mutevoli della nostra vita.
Io solitamente sono una persona decisa, ma sugli affetti non chiedetemi di essere ferma che non ce la faccio. Non voglio lasciare intendere che sono una bandiera al vento, ma non riesco a lasciar perdere nulla. Tutto mi sembra essenziale. E allora quella parolina detta di corsa, quel comportamento inopportuno, quella battuta o quello sguardo diventano per me una prigione. Per questo dico che se avessi deciso di sposarmi pensando a quella che sono non l’avrei mai fatto. Combatto ogni giorno con i miei difetti. Ovviamente ognuno c’ha le sue (prima si capisce e meglio è). Ma una volta un sacerdote sapiente mi disse “Allenta la presa, non fai tutto da sola, fa’ come Maria che ha dato carta bianca a Dio nella sua storia”.