Per venti anni su Santa Faustina Kowalska è caduta la scure del Vaticano. Né le sue visioni, né i culti da lei alimentati, soprattutto quello del quadro della Divina Misericordia, hanno avuto vita facile contro i limiti imposti dalle autorità della Santa Sede.
In “Suor Faustina e il volto di Gesù Misericordioso” (edizioni Ares), David Murgia racconta le grandi difficoltà che ci sono state prima di arrivare ad una sentenza definitiva e positiva.
Il Sant’Uffizio
Il Diario di suor Faustina, infatti, è passato attraverso il severo vaglio del Sant’Uffizio – l’organismo della Curia Romana, oggi rinominato Congregazione per la Dottrina della Fede, che ha lo scopo di tutelare gli insegnamenti professati dalla Chiesa cattolica – e attraverso le micidiali persecuzioni delle polizie comuniste. L’ex Sant’Uffizio ne ha bloccato per vent’anni la pubblicazione, dal 1958 al 1978. Per cui il Diario per molto tempo è circolato clandestinamente, senza alcuna edizione ufficiale, mal tradotto e in alcuni casi manomesso.
Leggi anche:
Le 3 richieste di Santa Faustina prima di morire
Il decreto del 1958
Non solo. Mancando un pronunciamento del Vaticano sull’autenticità delle visioni della mistica e in attesa che si facesse chiarezza, scrive Murgia, anche il culto della Divina Misericordia da lei ispirato è stato a lungo proibito. Infatti, spiega l’autore di “Suor Faustina e il volto di Gesù Misericordioso“, il Sant’Uffizio, ottenuto il “Placet” di Pio XII, con decreto del 28 novembre 1958 (a cui ha fatto seguito una notificazione nel 1959 ndr) a proposito delle «asserite visioni e rivelazioni di suor Faustina Kowalska», chiariva e stabiliva «doversi proibire la diffusione delle immagini e degli scritti che presentano la devozione alla Divina Misericordia, nelle forme proposte dalla medesima suor Faustina» ed «essere demandato alla prudenza dei vescovi il compito di rimuovere le predette immagini che eventualmente fossero già esposte al culto».
Leggi anche:
I contatti tra Santa Faustina Kowalska e le anime dei defunti nell’aldilà
Le visioni
In questi scritti, la giovane suora, infatti, sosteneva di vedere Gesù e la Madonna; di ricevere da loro messaggi e profezie, che annotava minuziosamente ogni giorno. «Nell’Antico Testamento – vi scriveva, raccontando una delle visioni del Signore – mandai al mio popolo i profeti con i fulmini. Oggi mando te a tutta l’umanità con la Mia misericordia».