Ovviamente si è scatenato un vespaio di polemiche e richiami per l’atteggiamento tendenzioso delle educatrici che hanno provato a far passare un messaggio di apparente normalità LGBT a bimbi, ripetiamo, di età compresa tra 0 e 6 anni.
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Le scuse sono un “gesto di dialogo”
«Immaginiamo – scrive la diocesi di Bologna (16 luglio) – che i genitori dei bambini non avessero dato mandato alle educatrici di affrontare queste tematiche. L’effetto di questa arbitraria iniziativa ha scatenato contrapposizioni e strumentalizzazioni che non giovano alla costruzione di un clima sereno di reciproca fiducia tra la scuola e i genitori. Interpretiamo come un gesto che va nella direzione di un dialogo positivo le scuse presentate dall’ente educatore» (Avvenire, 15 luglio).
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