Padre Beniamino Miori si è rivelato un vero eroe di guerra. Un esempio di sacerdote da imitare!
Un anno fa iniziava l’iter per la beatificazione del Servo di Dio Padre Beniamino Miori. Il sacerdote della parrocchia di Farinia, nella frazione Picciola di Pontecagnano (Salerno) è stato uno degli eroi della Seconda Guerra Mondiale in quelle terre, eppure la sua storia non è molto conosciuta.
Stiamo parlando di un parroco coraggioso che ha rischiato la propria vita per la sua comunità. Un esempio da conoscere e imitare!
Originario del Trentino Alto Adige, Padre Beniamino entrò a Verona dai Padri Stimmatini nel 1899 e venne ordinato Sacerdote nel 1910.
Inviato nel 1942 nella nascente opera Stimmatina del Sud Italia, fu destinato a curare le anime di Farinia. Nel difficile tempo di guerra, che trasformò Picciola in uno dei maggiori scenari dello sbarco alleato, fu tra la sua gente e, pur di non abbandonarla, quando la sua casa venne requisita dalle autorità alleate, si trasferì nel campanile della chiesa che riparò personalmente (Salerno Today, 24 gennaio 2017).
In “Le opere e i giorni – Padre Beniamino Miori a Picciola” (edizione a cura de Associazione Gruppo di Preghiera “Amici di Padre Beniamino Miori”) si raccontano almeno due episodi che attestano la fama di santità di quest’uomo.

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Le prime bombe
Nessuno potrà mai dimenticare quello che è successo a Farinia a partire dal 21 giugno 1943, il giorno in cui avvennero i primi bombardamenti di americani e inglese contro i tedeschi. Iniziò un’estate di fuoco e di paura. I primi bombardamenti sarebbero stati così devastanti: «Alle ore 13.45 del 21 giugno c’è la vera prova del fuoco a Battipaglia e a Salerno – scriveva Padre Beniamino – Noi che ci troviamo tra i due fuochi, preghiamo invocando la protezione del cielo».
L’orfanotrofio
A pagarne le conseguenze di quelle bombe furono chiese, case, e sopratutto l’orfanotrofio. Padre Beniamino in quei giorni provò a confortare in ogni modo le anime delle sua comunità, spostandosi in ogni punto del paese.