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L’arresto di Matteo Denaro: una speranza di giustizia e pace per la Sicilia martoriata dalla mafia

Matteo Messina Denaro arrestato dai ROS

Corpo dei Carabinieri

Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 16/01/23

Una riflessione di don Fortunato Di Noto dopo la cattura del noto latitante mafioso da parte dei ROS

Esultiamo per l’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, 30 anni di latitanza. Fermato in un day hospital a Palermo da un anno in cura con il cognome falso e fittizio di “Bonafede”. Arrestato a casa nostra, così come fu di Totò Riina. Ringraziamo lo Stato, la magistratura, le forze dell’ordine; non possiamo fare altro che dire: grazie perché da ora (lo speriamo in molti, in tanti) non potrà fare più del male. Troppo sangue è scorso nelle famiglie, nelle trazzere e paesi siciliani a causa della Mafia!

Le madri e i padri piangono ancora, il dolore è forte, lacerante. I “perché” che salgono fino al Cielo e che penetrano nelle coscienze dei cittadini onesti di questa mia, nostra terra martoriata: la Sicilia.

La logica umana e quella di Dio

Mi colpisce molto la parola: arrestato, ‘imprigionato’, messo in catene (in una stanza isolato e controllato). Non dovrebbe fare più del male.

Ogni arresto provoca una senso di liberazione, un sentimento di giustizia, un movimento del cuore che solleva l’angoscia e la paura a ‘speranza’.

Pensavo all’arresto di Gesù: un’altra storia, al contrario. Fu sempre e comunque un arresto.

L’arresto di Gesù fu il preludio della sua Passione, lo fermarono, imprigionarono legarono perché Lui, Gesù, sconvolgeva e faceva stragi sì, ma di cuori induriti, annunciava con la sua stessa vita l’Amore, unica ragione e senso contro la durezza e la malvagità di chi sceglie la morte e il peccato.

L’arresto di Gesù (che è altra cosa!) seguì, nella manifestazione sulla croce, quanto questo amore è capace di amare: fino alla fine. Chi uccide e fa stragi, chi si approfitta del debole, del povero, dell’indifeso, dei piccoli… è reietto, con una vergognosa vita che macchia ogni bellezza!

Questa Croce può diventare ed è, albero della vita; questa follia dell’amore, con le braccia aperte e con la testa al Cielo (pur con una corona di spine) può essere ed è una via che profuma la merda che è la mafia e la sua mentalità di morte; questa croce è liberante da ogni sozzura del male contro gli innocenti e i deboli e vulnerabili. La croce di Gesù Cristo rende possibile la via della speranza, a credere nell’Amore tutto si può ‘rinnovare’, rigenerare.

Fermare il male? Convertirsi al bene!

Ecco, perché l’arresto dei malvagi sia occasione propizia di conversione, di pentimento, di cambiamento: giustizia e misericordia si incontreranno, giustizia e pace si baceranno.

E’ vero, tragicamente vero: come ledere le indicibili sofferenze di chi ha perso un figlio, un fratello, una sorella? Chi ha perso ogni cosa? Come e in che maniera chiedere che il perdono, doni vita e lavi queste indicibili colpe? Chiedano, i malvagi, perdono e ci facciano vedere/comprendere il loro cammino di cambiamento.

L’arresto di Matteo Denaro, ci insegni che dobbiamo ‘arrestare’, fermare ogni male e agire nel bene di tutti e per tutti. Un impegno, una strada e una possibilità. Una viva speranza, senza indietreggiare di un passo verso un regno di giustizia e di pace. E’ Lui, la vera pace. Lo ricordo a me stesso, a voi.

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