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Il soprano Cecilia Gasdia: “La Madonna è il mio faro”

Cecilia Gasdia

MARCO BERTORELLO | AFP

Silvia Lucchetti - pubblicato il 21/04/22

Cecilia Gasdia, Sovraintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona, racconta in un'intervista la fede e la devozione mariana che l'accompagnano da sempre

Su Maria con te è apparsa una bella intervista al soprano Cecilia Gasdia che nel 2018 è stata nominata Sovraintendente e direttore artistico della Fondazione Arena di Verona. La prima donna in Italia a ricoprire questo incarico.

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Cecilia Gasdia: non solo l’opera

Amante dello sport, a 19 anni era già campionessa di sci e atletica, dopo la maturità classica e il diploma in pianoforte sogna di entrare nell’Areonautica militare ma allora le donne non potevano essere ammesse.

Ho avuto la rivincita a 40, prendendo il brevetto di pilota

(Io donna)

Quando vola, racconta, prova una grandissima sensazione di libertà e sente “il desiderio di non tornare mai più: lassù mi sento in paradiso!” (Maria con te).

Mamma di due figli

Cecilia Gasdia è nata a Verona il 14 agosto 1961, è sposata con Alessandro Bertoli e mamma di due figli: Anastasia (34 anni) anche lei cantante lirica, e Giovanni Battista (32) che si occupa di imprenditoria nel settore agricolo.

La carriera

La sua carriera è decollata nel 1980 quando ventenne vince il concorso Rai Voci Nuove per la Lirica intitolato a Maria Callas. Ma è il 1982 l’anno d’oro: all’ultimo viene chiamata alla Scala di Milano per sostituire Montserrat Caballé nel ruolo di Anna Bolena di Donizetti.

Il grandioso successo consacra Cecilia Gasdia a stella della lirica internazionale. 33 anni di carriera strepitosa con 90 ruoli in repertorio ed esibizioni in tutto il mondo. Viaggi che l’hanno portata spesso lontana da casa.

I figli da piccoli in tournée con lei

Quando i miei figli erano piccoli li portavo assieme a me in tournée, poi quando cominciarono ad andare a scuola ci alternavamo con mio marito Alessandro.

(Maria con te)

“Per me la famiglia è irrinunciabile”

Il soprano ammette serenamente nell’intervista che la conciliazione lavoro-famiglia è per le donne praticamente impossibile.

Penso sia impossibile, però ho provato a farlo lo stesso. Si incontrano tanti problemi, si fanno tanti sacrifici, tanti sbagli ma per me la famiglia è irrinunciabile; bisogna metterci amore e tanta buona volontà.

(Ibidem)

Cecilia Gasdia: “Prego il rosario”

La fede è la stella polare che guida la sua vita, in particolare la devozione nei confronti della Vergine Maria.

Quando giravo il mondo per lavoro andavo a Messa ovunque mi trovassi. (…) quando sono molto bisognosa prego sempre il Rosario, lo porto con me.

(Maria con te)

“La Madonna la immagino come la Vergine lauretana”

Il santuario mariano al quale è più legata è quello di Loreto:

Tanti anni fa ero stata scelta dall’Unitalsi per accompagnare i bambini sordomuti a Loreto. Da allora, quando mi raffiguro la Madonna la immagino come la Vergine lauretana. Ho sul comodino la sua immagine e la prego sempre prima di partire.

(Ibidem)

Cecilia Gasdia: “quante volte Maria ha protetto la mia strada”

E sempre sul suo affidamento alla Madonna ha aggiunto:

Forse non me ne sono accorta, ma chissà quante volte ha protetto la mia strada al momento dei viaggi, prima di andare in scena, nel rapporto con i miei figli e nel modo di relazionarmi con loro.

(Maria con te)

A otto anni voleva diventare suora

La fede è un dono che ha ricevuto in famiglia grazie ai nonni. In particolare per merito di nonno Vincenzo Eduardo. Da bambina pensò anche di farsi suora.

(…) aveva studiato con Padre Pio e conservò questa amicizia per tutta la vita. Mio nonno provò un dolore terribile quando il santo salì in Cielo (…) A Verona, dove sono cresciuta, frequentavo la chiesa di San Tommaso Cantuariense, qui c’era un gruppo di suore che ora non ci sono più: mi avevano quasi adottata, durante le funzioni religiose mi facevano cantare e suonare. A otto, nove anni volevo diventare suora anche’io…

(Ibidem)

L’incontro con San Giovanni Paolo II

Il Papa che sente più vicino è San Giovanni Paolo II, davanti al quale ebbe la gioia di cantare. Lo incontrò una seconda volta poco prima della sua morte e fu un’emozione straordinaria.

Condivido appieno il motto apostolico Totus tuus di San Giovanni Paolo II, questo suo modo di sentire Maria in maniera assoluta. Quando prego, mi rivolgo sempre a Lei per prima: donna, Figlia del suo Figlio, modello unico di Madre. (…) Lei per me è il faro a cui mi affido totalmente.

(Maria con te)

Tags:
devozione marianaloretomusica classicasanto rosario
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