Anche “una famiglia ucraina e una famiglia russa”, porteranno insieme per un tratto la croce durante la Via Crucis con Papa Francesco al Colosseo. L’appuntamento è per venerdì 15 aprile, alle 21:15.
In occasione dell’attuale anno della famiglia – Amoris laetitia – il pontefice argentino ha affidato ad un gruppo di famiglie la stesura delle meditazioni, e sono 14 famiglie che porteranno la croce nel corso delle stazioni che rievocano la Via crucis di Gesù.
Le 14 famiglie
Questo l’elenco: una coppia di giovani sposi; una famiglia in missione; una coppia di sposi anziani; una famiglia con 5 figli; una famiglia con un figlio con disabilità; una famiglia che gestisce una casa di accoglienza; una famiglia che affronta la malattia; una coppia di nonni; una famiglia con figli adottivi; una donna con figli che ha perso il marito; una famiglia con un figlio consacrato; una famiglia che si confronta con la perdita di un figlio; una famiglia ucraina e una famiglia russa; una famiglia di migranti.
Meditazioni ispirate alla vita reale
Le meditazioni per ogni stazione, sottolinea la nota della Sala Stampa Vaticana, sono ispirate al percorso di vita di ciascuna famiglia. Dopo due anni di pandemia, quest’anno la Via Crucis torna nella cornice tradizionale del Colosseo.
“Dove sei Signore?”
La famiglia russa e quella ucraina porteranno la croce durante la XIII stazione della Via Crucis con il Papa. «La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi. L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie… – si legge nella meditazione ispirata dalla vita delle due famiglie -. Tutto perde improvvisamente valore. “Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?” (..,)».
Protesta l’ambasciata ucraina
L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede contesta la decisione vaticana di far portare insieme la croce a una famiglia ucraina e una russa alla Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo, presieduta dal Papa. «L’Ambasciata ucraina presso la Santa Sede – twitta l’ambasciatore Andrii Yurash – capisce e condivide la preoccupazione generale in Ucraina e in molte altre comunità sull’idea di mettere insieme le donne ucraine e russe nel portare la Croce durante la Via Crucis di venerdì al Colosseo». «Ora stiamo lavorando sulla questione cercando di spiegare le difficoltà della sua realizzazione e le possibili conseguenze», aggiunge.