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La Chiesa ha nascosto parte del terzo segreto di Fatima?

BOLIVIA

CEB

Luis Santamaría del Río - pubblicato il 10/03/22

Terza guerra mondiale? Venuta dell'anticristo? Pur essendo già pubblico, il terzo segreto di Fatima continua a generare polemiche

Il 13 maggio 1917, “una Signora vestita di luce” apparve a tre bambini, invitandoli a pregare e a ritrovarsi con lei per cinque mesi, sempre il giorno 13. Nella sua ultima apparizione, la donna misteriosa si identificò di fronte a migliaia di persone come “la Signora del Rosario”, e da quel momento si verificarono dei miracoli.

La Chiesa ha accettato il messaggio di Nostra Signora a Fatima perché è conforme alla rivelazione divina: il suo nucleo fondamentale è l’invito alla conversione e alla penitenza – proprio le parole con cui Gesù ha iniziato il Suo ministero pubblico.

Cos’è il terzo segreto di Fatima?

Quando Maria è apparsa ai tre bambini, ha riferito loro un segreto che non hanno rivelato a nessuno per espresso desiderio della Vergine. Lucia, una dei tre veggenti e l’unica sopravvissuta all’infanzia, ha scritto il segreto quando il vescovo di Leiria glielo ha ordinato e la Madonna lo ha permesso.

In realtà, più che tre segreti è un testo in tre parti, ed è per questo che si parla della “terza parte del segreto di Fatima”. Le prime due parti sono state rese note negli anni Quaranta, quando sono state divulgate nel diario di suor Lucia.

La terza parte è stata scritta nel 1944 e inviata all’Archivio Segreto del Sant’Uffizio a Roma. Né Giovanni XXIII né Paolo VI hanno rivelato il suo contenuto. Giovanni Paolo II ha letto il testo dopo l’attentato che ha subìto il 13 maggio 1981, e dopo la sua lettura ha realizzato un atto solenne di consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria.

Quando è stato rivelato il segreto, e qual è il suo contenuto?

In una delle sue visite a Fatima, Giovanni Paolo II ha voluto rendere nota pubblicamente la terza parte del segreto di Fatima. Il 13 maggio 2000, il Segretario di Stato del Papa, il cardinale Angelo Sodano, ha spiegato il nucleo della visione, che ha a che vedere soprattutto con “la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa e i cristiani e descrive l’immane sofferenza dei testimoni della fede del secondo millennio”.

Nel giugno 2000, la Congregazione per la Dottrina della Fede ha reso noti i manoscritti della veggente Lucia relativi alle tre parti del segreto. La prima è relativa alla visione terribile dell’inferno, la seconda contiene la promessa che “alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà” e ci sarà pace, dopo aver effettuato la consacrazione della Russia alla Madre del Signore.

Quanto alla terza parte del segreto, rivelato dalla Madonna il 13 luglio 1917 e scritto anch’esso a mano da Lucia, si tratta, in sostanza, della visione di un angelo con una spada di fuoco accanto a Maria, esortando alla penitenza.

Visione profetica

Oltre a questo, un vescovo vestito di bianco, accanto ad altri vescovi, sacerdoti e religiosi appare mentre sale una montagna coronata da una grande croce, attraversando una città in rovine, piena di cadaveri.

Arrivando in cima, il vescovo viene assassinato dai soldati, che fanno lo stesso con gli altri ecclesiastici e i fedeli laici. Sotto la croce, gli angeli raccolgono in ampolle di vetro il sangue dei martiri e con questo irrorano le anime che si avvicinano a Dio.

La terza parte del segreto è una visione profetica paragonabile a quella della storia sacra. La visione di Fatima si riferisce soprattutto alla lotta del comunismo ateo contro la Chiesa e i cristiani, e descrive l’immensa sofferenza delle vittime della fede nel XX secolo. Il vescovo vestito di bianco rappresentava Papa Giovanni Paolo II che soffriva, ed è stata la Madonna a sviare la pallottola sparata nell’attentato per evitare la sua morte.

Come comprendere questo segreto partendo dalla fede cristiana?

Tutto questo tema, prima e dopo la sua pubblicazione da parte della Chiesa, ha suscitato molte interpretazioni e commenti.

Giovanni Paolo II, nella Messa del 13 maggio 1982, ha sottolineato la dimensione dell’amore materno nel messaggio di Fatima, un amore che abbraccia non solo i cammini dell’uomo verso Dio sulla Terra, ma anche quelli che vanno al di là, includendo il Purgatorio.

Ciò che è al centro è la volontà di Dio, che vuole che tutti gli uomini si salvino e arrivino a conoscere la verità. Il peccato allontana l’uomo da Dio, fonte della vita, e finisce per condannarlo. Il messaggio di Fatima è un invito a un’urgente conversione.

Benedetto XVI, nel dialogo che ha avuto con i giornalisti nel maggio 2010 durante il suo viaggio in Portogallo, ha spiegato che nella terza parte della visione “sono indicate realtà del futuro della Chiesa che man mano si sviluppano e si mostrano”. Con un linguaggio simbolico e profetico, si ribadisce ciò che ha detto Gesù stesso: che la Chiesa avrebbe dovuto soffrire sempre, in vari modi, fino alla fine del mondo.

Per questo, aggiungeva, “la risposta di Fatima, sostanzialmente non va a devozioni particolari, ma proprio alla risposta fondamentale, cioè conversione permanente, penitenza, preghiera, e le tre virtù teologali: fede, speranza e carità”.

Attacco del male

È stato il Papa tedesco a riassumere al meglio il senso del terzo segreto di Fatima e come questo dev’essere inteso nella fede quando ha detto: “Siamo realisti nell’attenderci che sempre il male attacca, attacca dall’interno e dall’esterno, ma che sempre anche le forze del bene sono presenti e che, alla fine, il Signore è più forte del male, e la Madonna per noi è la garanzia visibile, materna della bontà di Dio, che è sempre l’ultima parola nella storia”.

Vale la pena di leggere il denso commento teologico pubblicato nel 2000, rivelando la terza parte del segreto, firmato dall’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.

C’è un passo importante da sottolineare: “Nella misura in cui singoli eventi vengono rappresentati, essi ormai appartengono al passato. Chi aveva atteso eccitanti rivelazioni apocalittiche sulla fine del mondo o sul futuro corso della storia, deve rimanere deluso. Fatima non ci offre tali appagamenti della nostra curiosità, come del resto in generale la fede cristiana non vuole e non può essere pastura per la nostra curiosità. Ciò che rimane l’abbiamo visto subito all’inizio delle nostre riflessioni sul testo del «segreto »: l’esortazione alla preghiera come via per la « salvezza delle anime » e nello stesso senso il richiamo alla penitenza e alla conversione”. Chiaro.

Insomma, la Chiesa ha nascosto il terzo segreto di Fatima?

Alla luce di tutto quello che abbiamo visto, la risposta dev’essere negativa, perché la Chiesa ha mostrato, a tempo debito, il contenuto di questo segreto tanto temuto. Allo stesso modo, ha fatto conoscere anche il contenuto degli altri due al momento opportuno.

Un’altra cosa è quello che ciascuno vuole pensare, le polemiche che si vogliono creare sul tema o la volontà di cercare aspetti morbosi o esoterici. Qui si verifica qualcosa che Gesù ha detto e che ci rimanda non a un oscurantismo ecclesiastico, ma a una strategia che viene dall’alto: quella di un Dio che ha nascosto queste cose ai saggi e le ha rivelate ai semplici.

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