Aleteia logoAleteia logoAleteia
venerdì 26 Aprile |
Aleteia logo
News
separateurCreated with Sketch.

USA: inaugurata Altos Labs, l’impresa che vuole “sconfiggere la morte”

JEFF BEZOS

Lawrence Jackson-PPS-(CC BY-NC-SA 2.0)

Francisco Vêneto - pubblicato il 24/01/22

Jeff Bezos, l'uomo più ricco del mondo, investe nella startup di riprogrammazione biologica antinvecchiamento

Altos Labs, l’impresa che vuole sconfiggere la morte, è stata inaugurata negli Stati Uniti il 19 gennaio contando su investitori come Jeff Bezos, l’uomo più ricco del mondo, fondatore del gigante dell’e-commerce Amazon e dell’impresa di viaggi spaziali Blue Origin.

La nuova compagnia si dedica a ricerche di riprogrammazione biologica per produrre soluzioni antinvecchiamento, e pretende di “sconfiggere la morte” sviluppando una “tecnologia dell’immortalità”.

Oltre che su quello di Bezos, Altos Labs conta sull’investimento di altri miliardari, come il russo-israeliano Yuri Milner, di Digital Sky Technologies.

Il direttore esecutivo (CEO) di Altos Labs è Hal Barron, ex direttore scientifico del gigante farmaceutico GlaxoSmithKline. In un comunicato alla stampa, Barron si è detto “profondamente onorato” dell’“opportunità unica nella vita di guidare un’impresa anch’essa unica e che ha una missione trasformatrice di invertire le malattie”.

La compagnia sta formando un’équipe di scienziati che si dedicano a “sconfiggere la morte”, come Shinya Yamanaka, vincitore del Premio Nobel per la Medicina 2012 grazie alle sue ricerche sulle cellule staminali, e Jennifer Doudna, co-vincitrice del Premio Nobel per la Chimica 2020 per il suo contributo allo sviluppo dello strumento CRISPR dell’edizione dei geni.

Altos Labs ha reso noto di disporre di 3 miliardi di dollari di finanziamenti per l’inizio delle sue operazioni.

Secondo il quotidiano britannico The Times, la proposta di riprogrammazione biologica di Altos Labs mira principalmente a ringiovanire cellule mature che a seguito di questo intervento passerebbero a riparare l’organismo man mano che invecchia, come anche, teoricamente, a curare le malattie legate all’età, come la demenza senile.

Altos Labs non è l’unica impresa che si propone di trovare una specie di “elisir di infinita salute fisica”. Nel 2014 con una proposta simile è stata lanciata la Calico, del miliardario Larry Page, co-fondatore di Google. Altre startup a caccia dell’immortalità del corpo sono le statunitensi Life Biosciences, Turn Biotechnologies e AgeX Therapeutics, oltre alla britannica Shift Bioscience.

Sconfiggere la morte?

È dimostrabile che l’aspettativa di vita dell’essere umano sia aumentata in modo straordinario con i progressi non solo della medicina, ma anche dell’igiene di base, dell’alimentazione adeguata, dell’accesso all’informazione e all’istruzione e della disponibilità di migliori infrastrutture sanitarie, sicurezza, alloggi, comfort termico…

Ma fino a che punto sarà possibile prorogare la “durata” e il “buon funzionamento” della materia organica di cui è fatto il nostro corpo?

Scienziati di Singapore legati all’impresa Gero hanno calcolato nel 2021 che una persona in perfette condizioni di salute potrebbe arrivare a vivere un tetto massimo di 150 anni. Hanno stimato questo limite considerando il processo naturale dell’invecchiamento umano, che implica una graduale e inevitabile diminuzione delle cellule del sangue fino al punto in cui la capacità del corpo di rimanere vivo si estingue.

Basandosi su quello che si sa per il momento circa il funzionamento del corpo umano, sarebbe praticamente impossibile superare quel limite, che del resto sarebbe raggiungibile solo da individui che non abbiano subìto alcun cancro o malattia cardiaca. Anche in quei casi, la resilienza naturale dell’organismo si esaurirebbe a un certo punto, e quindi raggiungere i 150 anni sarebbe uno scenario non ampiamente diffuso, ma possibile solo per una minoranza di persone.

Finora, la persona più anziana di cui si hanno prove storiche è la francese Jeanne Calment, nata nel 1875 e morta nel 1997, a 122 anni. Tra le persone attualmente vive, la più anziana è la giapponese Kane Tanaka, nata nel 1903, e che quindi a gennaio 2022 ha 119 anni.

Sarà davvero possibile, e fino a che punto, agire sul processo di esaurimento naturale delle cellule umane, e quindi evitare che il corpo umano perda la sua capacità di rimanere vivo e sano?

Immaginando che lo sia, questa proroga indefinita dell’esistenza corporea garantirà la piena realizzazione e felicità dell’essere umano? Le domande fondamentali sul senso dell’esistenza – chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo – riceveranno una risposta soddisfacente da chi prolungherà per decenni, secoli o addirittura millenni la sua permanenza in un mondo la cui natura è notoriamente passeggera, finita, incompleta?

Altos Labs potrebbe constatare di aver dovuto investire tutto il denaro del mondo per concludere di no, e che l’unica speranza di “sconfiggere la morte”, di fatto, è che la resurrezione sia vera.

Tags:
invecchiamentomorte
Top 10
See More