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E’ difficile la salita sulla Collina delle Apparizioni a Medjugorje?

MEDJUGORJE

Ivan Smuk | Shutterstock

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 15/10/21

E’ un percorso molto battuto ma impegnativo: ecco le principali difficoltà e cosa si incontra durante l'ascesa

Avete pensato di raggiungere Medjugorje per salire sulla famosa Collina delle Apparizioni, nota come Podbrdo? I pellegrini che decidono di farlo devono percorrere un ripido sentiero caratterizzato da terreno scosceso e pietre enormi, intervallato da rilievi in bronzo che rappresentano i misteri gioiosi e dolorosi del rosario.

Cerchiamo di capire quanta è complicata l’ascesa e come si svolge il pellegrinaggio verso la cima della Collina delle Apparizioni. 

L’inizio della salita

Il Podbrdo è il luogo dove sono avvenute le prime apparizioni della Madonna a Medjugorje nel 1981, ed è la zona più bassa del monte Crnica (la cui altitudine è di circa 500 metri). 

Il punto di partenza per la salita al Podbrdo è raggiungibile dal centro di Medjugorje attraverso un sentiero nei campi percorribile a piedi in circa 20 minuti, o comodamente con la strada ora asfaltata di circa 2 km. Dista in linea d’aria 1,5 chilometri dalla chiesa di San Giacomo. 

Una volta giunti all’imbocco della salita, si nota subito che la collina è molto aspra, brulla e sassosa. Tant’è che nei primi anni del culto di Medjugorje era raggiungibile attraverso un sentiero non facilmente praticabile, ma oggi, grazie ai milioni di pellegrini che lo hanno frequentato, ha un tracciato discretamente definito. Fermo restando che bisogna fare molta attenzione alle pietre lungo il tracciato, alcune appuntite e insidiose, sopratutto se non si deambula correttamente.  

La sosta ai misteri del rosario

La devozione più comune per i pellegrini che salgono sulla collina, è quella di pregare il Santo Rosario e meditarne i misteri. Per agevolare questa contemplazione, durante gli anni il sentiero del Podbrdo è stato arricchito di quindici tavole di bronzo raffiguranti i misteri della gioia, del dolore, della gloria. Sono opera dell’italiano Carmelo Puzzolo, collocata lì, ad accompagnare l’ascesa, alla vigilia dell’Immacolata Concezione del 1989.

La difficoltà della salita si può alleviare proprio con delle soste in prossimità dei misteri. Per questo motivo non si può stimare un tempo di ascesa, che può essere di poche decine di minuti, sino a un’ora e mezza. 

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La statua in cima al Podbrdo

La salita sulla Collina delle Apparizioni termina incontrando la statua della Regina della Pace posta esattamente nel luogo delle prime apparizioni ai veggenti. E’ una statua a grandezza naturale, opera dell’italiano Dino Felici, la cui copia si trova nel piazzale della Chiesa di San Giacomo. 

Nel 2006 la parte del sentiero che porta al luogo della prima presunta apparizione è stato illuminato da piccoli faretti, quindi, può essere percorso anche in notturna. 

La Croce Blu alla base del Podbrdo

Un altro posto molto conosciuto dai fedeli che vengono a Medjugorje, situato però ai piedi del Podbrdo, è la Croce Blu, che sorge in uno dei luoghi storici della collina. Qui, infatti, in quella famosa estate del 1981, durante un inseguimento della milizia comunista nei confronti dei sei ragazzi, questi ultimi ebbero un’apparizione della Madonna, proprio in quel punto.

Per suo volere scamparono all’inseguimento, in modo straordinario. Mirjana lo spiega in questo ricordo riportato da Pellegrinaggi di fede: «….Inseguiti dalla milizia, noi veggenti stavamo correndo di là quando, all’improvviso e inaspettatamente, è apparsa la Madonna. Allora abbiamo cominciato a pregare e a cantare. In quel momento sono sopraggiunti i miliziani, sono passati vicino a noi ma erano come accecati, non riuscivano a vederci mentre noi a un metro da loro cantavamo, e così continuarono ad avanzare. Eravamo diventati invisibili ai loro occhi. Da quel giorno in poi la Madonna ci è apparsa molto spesso lassù e la milizia non ci ha mai trovati: era un po’ come il nostro rifugio».

La Croce Blu, oltre a ricordare questo evento, è molto importante per tutte quelle persone che non riescono, per motivi fisici, ad intraprendere l’ascesa del Podbrdo ed avere così un avvicinamento alla Madonna.  

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La Croce Bianca sul Krizevac

A Medjugorje, il terzo luogo di pellegrinaggio dopo la salita in cima Collina delle Apparizioni e la Croce Blu, è la Croce Bianca in cima al monte Krizevac, un rilievo di 540 metri, praticamente contiguo al Crnica (che ricordiamo è il monte di cui fa parte la Collina delle Apparizioni, o Podbrdo). 

Il Krizevac dista circa un chilometro in linea d’aria dalla chiesa di san Giacomo a Medjugorje,  e si trova nella frazione di Miletina. Sulla sua cima gli abitanti di Medjugorje hanno innalzato, nel 1933, una croce votiva alla Madonna in cemento armato alta 8,56 metri. Sulla croce sono incise queste parole: “A Gesù Cristo Redentore dell’umanità, in segno di fede, amore e speranza, in ricordo del 1900esimo anniversario della Passione di Cristo”. 

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Pellegrini a Medjugorje.

Le 16 stazioni della Via Crucis

«Il sentiero del Krizevac è difficile e faticoso da percorrere – scrive il portale Medjugorje News – e, proprio per questa ragione, possiamo entrare anche un po’ fisicamente in quella che è stata la sofferenza di Gesù per la nostra salvezza. È bene che, come per il Rosario al Podbrdo, ognuno preghi spontaneamente davanti ad ogni stazione. L’Ascesa al Krizevac, si fa generalmente in gruppo. Qui si recita la Via Crucis, che è rappresentata da 16 stazioni. La prima è quella dell’orto di Getsemani e l’ultima quella della resurrezione. Dinanzi ad ogni stazione è necessario rimanere a pregare e a riflettere su Gesù, sulla sua passione, sulla sua obbedienza al Padre, sul suo immenso amore per noi».

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