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Cosa pensano i Papi dei veggenti e delle apparizioni di Medjugorje?

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Anna Raisa Favale / Aleteia

Statua della Madonna a Medjugorje

Gelsomino Del Guercio - pubblicato il 12/10/21

Possibilista Giovanni Paolo II, enigmatico Ratzinger, mentre Papa Francesco ha aperto al culto mariano ma si è detto scettico sulla Madonna "postina"

I Papi credono alle apparizioni di Medjugorje? Si fidano dei veggenti? Ecco, dal 1981 ad oggi, come si sono espressi i tre pontefici che hanno assistito ai fenomeni nel paesino bosniaco, oggi tra le principali mete di pellegrinaggio al mondo.

Giovanni Paolo II e l’aereo per Medjugorje 

Giovanni Paolo II era sicuramente affascinato dai fatti di Medjugorje. Padre Adamus Slawek, sacerdote polacco, è stato un amico personale di papa Wojtyla e offre una testimonianza preziosissima dell’interesse di San Giovanni Paolo II nei confronti di Medjugorje.

«Durante la colazione, a un certo momento mi dice: “Tu hai sentito tutto quello che sta succedendo a Medjugorje? Ci sei stato tu?”. Dico: “No, Santo Padre, non ci sono stato”. “Perché?”. “Santo Padre, non avevo la possibilità…”. Allora lui dice: “Ci vai! Perché io non posso. È vero che come papa potrei andare, ma la Chiesa deve essere prudente… Quando ero vescovo ed era vivo padre Pio, anche se la Chiesa non si era pronunciata, io sono andato perché ero più libero. Adesso sono su un piedistallo… e tutti mi guardano: per questo devo essere più cauto. Io da padre Pio sono andato. Tu lo sai che padre Pio mi disse: ‘Tu sarai papa’. Io andrei anche a Medjugorje, ma… Sai come vado? Io quando vado a Est, chiedo sempre che l’aereo passi sopra Medjugorje. Io vedo la Madonna là, da sopra; e benedico Medjugorje”».

«Poi mi ribadisce: “Tu ci vai”. E aggiunge: “Noi, come popolo polacco, siamo molto legati a Maria; e nel tuo sacerdozio, non deve mancare mai, mai, durante la giornata, il pensiero a lei: perché lei ti dà la felicità di essere sacerdote. Tutti i giorni devi invocare Maria, perché cammini con te. Stai con Maria tutti i giorni e sarai un sacerdote felice”. Quindi insiste: “Tu realizzi questo viaggio a Medjugorje. Vai!”»(Aleteia, 22 ottobre 2016).

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Ratzinger e quell’ascolto silenzioso

Quando sono iniziate le prime apparizioni nel giugno del 1981 il cardinale Joseph Ratzinger era Prefetto della Congregazione vaticana per la Dottrina della Fede (CDF). Fu informato dapadre Gabriele Amorth, che non era ancora un esorcista, sullo sviluppo delle apparizioni mariane della Madonna di Medjugorje.

In una nuova intervista, scrive La Luce di Maria, Padre Amorth ha raccontato che ha visitato Medjugorje subito dopo le prime notizie di apparizioni nel mese di giugno del 1981, che la sua visita nell’ottobre del 1981 era già la sua  seconda, e subito dopo ha riportato all’allora cardinal Ratzinger tutto quello che aveva visto e vissuto nel  luogo delle apparizioni.

«Nel momento in cui lui era il capo della CDF, ha voluto incontrarmi il suo atteggiamento era di grande prudenza senza però disprezzare nulla di quello che gli veniva riferito, molto attento. Quando sono tornato dal secondo viaggio in quella terra benedetta mi sono subito recato da lui, per raccontargli la mia esperienza a Medjugorje», ha raccontato padre Amorth all’agenzia alla rivista croata Globus.

«Ha ascoltato quello che avevo da dire, con molta attenzione, ma non ha fatto alcun commento. Niente, non una parola. Ha soltanto ascoltato. Era abituato a parlare solo quando era il momento giusto, e si pronunciava solo dopo aver preso una decisione che considerava definitiva, senza tentennamenti», dichiarava all’agenzia Fides padre Gabriele Amorth».

La  dichiarazione formale della Chiesa cattolica su Medjugorje doveva essere emessa da Papa Benedetto XVI, dopo aver ricevuto la relazione finale della Commissione vaticana che ha iniziato i suoi lavori il 17 marzo 2010. Ma poi sappiamo bene che la decisione è stata demandata a papa Francesco anche a causa del protrarsi dei lavori della commissione guidata dal cardinal Ruini, è anche perchè nel frattempo ci sono state le dimissioni di Benedetto XVI.

“E’ possibile che il Divino si riveli”

il professor Luigi Frigerio, primario medico, presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo, insieme ad alcuni colleghi di varie specialità, ha effettuato diversi studi scientifici sui veggenti. Frigerio ne parlo con il cardinale Ratzinger nel 1986, e gli consegnò un dossier scientifico. 

«Gli chiesi: “Lei come la pensa”. Mi guardò dritto negli occhi – ricorda Frigerio – e disse: “è possibile che il Divino si riveli all’umano attraverso l’esperienza semplice di ragazzi”». 

Papa Francesco e le riunioni 

Papa Francesco ha recentemente autorizzato i pellegrinaggi e il culto mariano a Medjugorje. Ha sempre dubitato sulla “Madonna postina”, che distribuisce messaggi in determinati giorni ai veggenti, ma il Vaticano, di fatto, ha riconosciuto come soprannaturali le prime sette apparizioni.  

Padre Alexandre Awi Mello, autore di “E’ mia madre. Incontri con Maria” (Città Nuova), riporta le dichiarazioni del Papa su questo argomento. 

«Riguardo a Medjugorje – dice papa Francesco a Padre Mello – quando ero a Buenos Aires ho proibito che ci fosse una riunione che si è svolta lo stesso. Loro sapevano, però, che non ero d’accordo».

“Lui aveva l’agenda della Madonna”

Il Santo Padre spiega all’autore del libro “E’ mia madre“, che uno dei veggenti di Medjugorje doveva andare in arcidiocesi per un incontro che si sarebbe svolto in una chiesa di Buenos Aires, e precisa il motivo della sua opposizione a quell’evento:
«L’ho fatto perché uno dei veggenti avrebbe parlato e avrebbe spiegato un po’ tutto e alle quattro e mezza sarebbe apparsa la Madonna. Cioè lui aveva l’agenda della Madonna. Allora ho detto: no, non voglio qui questo tipo di cose. Ho detto di no, no in chiesa».

Poi, Bergoglio aggiunge: «Bisogna distinguere, però, perché, nonostante questo, Dio fa miracoli a Medjugorje. In mezzo alle pazzie dell’uomo, Dio continua a fare miracoli. Forse ci sono fenomeni più personali. Mi arrivano delle lettere qui, ma si capisce che sono cose più che altro psicologiche. Bisogna distinguere bene le cose» (Aleteia, 20 ottobre 2018).

Locuzioni e apparizioni

Durante la conversazione con Mello, il Papa è tornato sul caso Medjugorje anche in un secondo momento: «Il discorso delle apparizioni (…) – ragiona, rivolgendosi all’autore – cerca di vederlo dal lato della locuzione interna. Allora, è ovvio che si va da un estremo all’altro. A volte quella locuzione si materializza quasi in una visione e, altre volte, può essere una semplice ispirazione», afferma Bergoglio, cercando concetti per esprimere cosa pensa su questi fenomeni.

E continua: «Per esempio, quelle persone sentono che la Madonna dice loro qualcosa, nella preghiera avviene una locuzione e allora dicono: “La Madonna mi ha detto questo…”. Certo. lo esprimono in un modo che sembra che sia stata davvero un’apparizione. Ma da qui a dire che i veggenti siano protagonisti e organizzino apparizioni programmate… Questo è il peccato che può accompagnare una grande grazia».

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