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Erdoğan vuole trasformare in moschee tutte le chiese cristiane della Turchia?

HAGIA SOPHIA

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Francisco Vêneto - pubblicato il 21/06/21

Il caso dell'emblematica basilica di Santa Sofia non è certo l'unico

La Turchia vuole trasformare in moschee tutte le chiese cristiane? È la domanda posta senza giri di parole dal sito Cristiani Today, che si chiede quale sia la politica del Governo di Recep Tayyip Erdoğan per quanto riguarda i templi cristiani esistenti nel Paese a maggioranza musulmana ma in teoria laico.

Il reportage parte dal caso più emblematico di tutti, quello della storica basilica di Santa Sofia, che sta per completare un anno da quando è diventata moschea per decisione del Governo turco. Il tempio cristiano bizantino venne inaugurato nell’anno 537 dall’imperatore Giustiniano, che guidava l’Impero Romano d’Oriente dopo la decadenza di Roma. Costruita nel punto di incontro tra Europa e Asia, la basilica monumentale venne dedicata alla Sapienza Divina. “Sapienza” in greco si dice “sophia”, motivo per il quale la basilica è diventata nota nel corso dei secoli come Santa Sofia.

Nel 1453 i Turchi ottomani conquistarono la città, che all’epoca si chiamava Costantinopoli, e trasformarono la basilica in un luogo di culto musulmano. Col passare del tempo, anche l’Impero Ottomano crollò: quando Mustafa Kemal Atatürk ha fondato la Repubblica laica di Turchia, negli anni Venti del Novecento, l’allora moschea è stata trasformata in museo, nel 1934. Il 10 luglio 2020, un decreto di Erdoğan ha annullato la decisione di Atatürk ed è tornato a fare di Santa Sofia una moschea, dopo un’insistente campagna di un gruppo islamico locale. In un discorso alla Nazione, Erdoğan ha annunciato che la prima preghiera musulmana da recitare nella moschea di Santa Sofia si sarebbe svolta il 24 luglio, com’è di fatto avvenuto.

Erdoğan vuole trasformare in moschee tutte le chiese cristiane della Turchia?

Il caso di Santa Sofia è lungi dall’essere l’unico.

Anche l’antico monastero di Chora con la sua famosa chiesa del Santissimo Salvatore è stato rimaneggiato per il culto musulmano sotto la denominazione di Moschea Kariye. Il luogo ha avuto una storia simile a quello di Santa Sofia: è stato costruito nel 534, trasformato in moschea nel 1511, è diventato museo nel 1945 e ora diventa nuovamente moschea.

Dopo il 2010, altri musei situati nelle antiche chiese bizantine di Trebisonda e Iznik sono state riadattati dal Governo turco per diventare moschee. Nel 2017, le proprietà dei cristiani siriaci sono state confiscate dalle autorità turche.

Analisti internazionali indicano che il Governo di stampo autoritario del Presidente Erdoğan agisce a favore di un’islamizzazione della Turchia moderna, che nel corso del XX secolo era l’unico caso di successo di uno Stato laico con una popolazione a maggioranza musulmana.

Secondo Cristiani Today, la tenue risposta della comunità internazionale alla trasformazione della basilica di Santa Sofia in moschea avrebbe incoraggiato gli attivisti a favore dell’islamizzazione della Turchia a portare avanti il processo di trasformare altre antiche chiese cristiane in luoghi di culto musulmano.

Una delle preoccupazioni sollevate da questo processo riguarda la minoranza cristiana, che denuncia l’aumento dei casi di emarginazione.

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