Se doveste elencare i talenti della gente, direste sicuramente senza esitare il canto, la pittura, le varie forme di attività fisica, suonare strumenti musicali, il talento culinario, la scultura, la capacità di scrivere e un’infinità di altre attività umane, la maggior parte delle quali si traduce in qualche opera o dimostrazione di ottime capacità.
È una lista piuttosto lunga, ma finita. E se vi dicessi che si può trovare il doppio dei talenti, o anche di più, in una seconda lista “non ufficiale”? Illimitata?
Ovviamente sto scherzando sull’esistenza di una specie di lista di talenti, ma vorrei che vi chiedeste se vi state perdendo qualcosa se guardandovi vi costa identificare qualche capacità unica in voi. Anche se non vi conosco, so che ne avete una! Anzi, più di una. Come si scoprono? Ci sono quattro modi, quattro passi per farlo.
1 Cambio di ottica
Se nulla della “lista ufficiale” si adatta a voi, gettatela nella spazzatura. Dimenticate la sua esistenza. Pensate invece a quello che amate di più fare – può essere cucinare i biscotti o avere lunghe conversazioni telefoniche.
Suppongo che se vi piace vi risulti facile, e allora… avete un dono per quella cosa! E anche se sembra che parlare con gli amici al telefono non sia un grande talento, lo è, solo che non sembra. Un buon conversatore è un bravo oratore, un buon narratore. È anche un bravo ascoltatore, e probabilmente anche un buon consigliere.
Dal canto mio, ho almeno cinque idee su come sviluppare e utilizzare queste qualità, nella vita professionale o a livello di hobby. Gli esempi di questi talenti non ovvi potrebbero moltiplicarsi, anche se non ce n’è bisogno, perché il punto di partenza dev’essere sempre guardare alle proprie attività preferite, uniche per tutti e per ciascuno di noi.
2 Provare cose nuove
Non assumete mai di non essere bravi in qualcosa senza averci provato davvero, anche se quell’attività assomiglia a una in cui non spiccate. Magari le similitudini non sono grandi come pensavate, e le differenze che come osservatore non potete vedere risultano essere l’elemento che vi fa “funzionare” male in qualcosa di simile e in modo fantastico in questa attività nuova. Ad ogni modo, provare nuove attività un’avventura affascinante in sé.
3 Riprovare cose vecchie…
Nel corso della nostra vita cambiamo costantemente, e nessuno potrà dire che se eravate il peggiore in ginnastica quando avevate 10 anni continuerete ad esserlo a 25. A differenza di quando eravate bambini, poi, questa volta può darsi che quell’attività vi sembri divertente.
Vale anche la pena di ricordare perché nell’infanzia non ci piaceva una certa attività. Forse è perché le persone importanti per noi ci dicevano che non eravamo bravi a svolgerla. Ovviamente non voglio attribuire cattive intenzioni a nessuno, ma solo dire che magari potrebbe essere successo questo.
Proseguendo con l’esempio delle lezioni di educazione fisica, citerò il mio esempio personale.
Durante tutta la scuola primaria e secondaria ho vissuto profondamente convinta di essere del tutto incapace di fare sport. Per via del mio fisico minuto, venivo sempre emarginata dai miei compagni quando si trattava di scegliere le squadre di pallavolo o basket, e il professore non interveniva.
Nessuna di quelle persone ha fatto nulla per dissuadermi dal fare sport, ma questo è stato il risultato per una bambina non tanto sicura di se stessa.
Solo durante gli studi universitari ho riscoperto lo sport e… me ne sono innamorata! La corporatura esile si è dimostrata un vantaggio in molti sport, e quando ho provato questo o quello è risultato che questo corpo discreto nascondeva una grande forza muscolare, agilità e flessibilità.
Da allora mi diverto a ballare, fare slackline, windsurf e per un po’ anche pole dance e ju-jitsu brasiliano. Se non avessi avuto il coraggio di riprovare mi sarei persa tante cose meravigliose!
4 …o con un buon maestro
Riprovare cose vecchie non avrà sempre successo. A volte qualcuno deve guidarci lungo la strada giusta. Se avete compiuto molti sforzi musicali e sognavate davvero di cantare ma avete abbandonato tutto vi esorto a riprovare, questa volta con l’aiuto di un buon insegnante.
Nella maggior parte dei casi, risulta che dopo aver dedicato la giusta quantità di lavoro sotto la supervisione di un vero esperto in canto le note stonate diventano sempre più simili a quelle giuste, e che cantate bene come le persone con un talento musicale innato! E questo fenomeno non è incluso nella categoria dei miracoli?
Che succede al polo opposto?
O con una totale mancanza di talento per qualcosa? In generale, rinunciamo per sempre a queste cose, non abbiamo intenzione di ritoccarle, ma sono una vera miniera d’oro, e un ottimo strumento per svilupparsi e rilassarsi.
Pensate una cosa: se sapete che non siete bravi in qualcosa, allora facendola non vi aspetterete che il risultato sia positivo. Cosa significa questo per la vostra mente? All’inizio, vi dice di abbandonare l’incubo del nostro tempo: il perfezionismo. Tutti noi ci siamo allenati per tirar fuori i risultati migliori da noi stessi, per realizzare ogni compito alla perfezione.
Avete imparato a non aspettarvelo più da voi stessi? Date un’opportunità a questo fatto! È difficile, ma quando lo fate, raggiungerete un incredibile stato di relax. Dopo tutto, quando faccio ciò che amo (qualcosa in cui sono brava), allora mi sento più rilassata.
Anch’io la pensavo così, fino a quando ho provato a dipingere. Il campo in cui credo di non avere alcun talento. Quando ballo, cerco di fare movimenti belli o almeno soddisfacenti. Quando canto, devo essere intonata. Quando dipingo e non mi aspetto che il risultato sia ottimo, posso respirare tranquillamente, e per questo, quando ottengo un risultato eccellente e inaspettato, è incredibilmente liberatorio e rilassante.
Il vostro hobby vio rilasserà sicuramente, e sviluppare i vostri talenti (e vi raccomando caldamente di farlo!) vi metterà le ali.