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Una studentessa francese trasforma abiti usurati in eco mattoni

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Clarisse Merlet | Instagram

Silvia Lucchetti - pubblicato il 27/05/21

Clarisse Merlet ha avuto un’idea geniale: creare dai rifiuti tessili mattoni ecologici per l’edilizia

SuGreenme.itdel 25 maggio, che ha ripreso una notizia pubblicata su Fanpage il 26 marzo scorso, scopriamo come la fantasia possa essere un ingrediente prezioso nell’ambito della rivoluzione verde oggi non più rinviabile. Clarisse Merlet, studentessa di architettura presso l’Università ENPA Paris-Malaquais di Parigi  ha avuto un’idea straordinaria: creare dai rifiuti tessili mattoni ecologici per l’edilizia. La presenta così:

Ci sono sempre meno risorse naturali con cui costruire, ma sempre più rifiuti. Per reagire, FabBRICK trasforma i nostri vecchi vestiti in un materiale da costruzione innovativo. 

(Ibidem)
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Fabbricare mattoni sostenibili da vestiti vecchi

Infatti nella vecchia Europa vengono annualmente mandati al macero 4 milioni di tonnellate di abiti, e contemporaneamente il settore delle costruzioni produce solo in Francia 227 milioni di tonnellate di rifiuti. 

I mattoni ecologici

Così la giovane transalpina ha lanciato FabBRICK, il primo mattone ecologico realizzato unicamente con componenti di natura biologica e quindi non inquinanti. In questo modo, come spiega la Merlet:

i vecchi vestiti che mettiamo negli appositi cassonetti della raccolta in città trovano una seconda vita – precisando che – i pezzi troppo danneggiati per essere riutilizzati diventano ottimi materiali da costruzione, offrendo sia isolamento acustico che termico. 

(Fanpage)

La procedura e il macchinario

La giovane parigina, oggi divenuta imprenditrice, acquisisce la materia prima già finemente triturata da un’azienda che si occupa di raccolta di abbigliamento dismesso. Questi scarti, variamente colorati, sono prima amalgamati grazie ad una colla biocompatibile messa a punto dalla stessa Clarisse, e poi messi in uno stampo dove vengono compattati meccanicamente. 

Dal 2018: più di 40.000 mattoni, ovvero 12 tonnellate di tessuti riciclati

Il relativo macchinario è stato appositamente progettato per questo scopo, e sfrutta energia meccanica attivata con un martinetto. I mattoni ad incastro, così realizzati per poter essere facilmente impilati senza spostarsi, hanno bisogno di due settimane per asciugare ed essere pronti all’uso.  

A FabBRICK – conclude la giovane imprenditrice –  tutte le nostre creazioni sono pensate e  realizzate a mano nei nostri laboratori nel cuore di Parigi. Dalla nostra creazione alla fine del 2018, abbiamo già prodotto più di 40.000 mattoni, ovvero 12 tonnellate di tessuti riciclati. Sono state sviluppate tre macchine per espandere il progetto. L’ultima versione è stata duplicata cinque volte, per poter aumentare la nostra capacità produttiva. Il passo futuro, per noi, è quello di industrializzare il processo FabBRICK ation per poter riciclare ancora più scarti tessili.

(Ibidem)

Tags:
ecologiavestiti
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