È importante avere chiaro che non sarà facile, ma non per questo è impossibile.
di Silvia Ordóñez
La convivenza in coppia può sembrare all’inizio una favola, ma può anche trasformarsi facilmente in un film dell’orrore. È importante avere chiaro che non sarà facile, ma non per questo è impossibile.
Come credenti, poi, abbiamo il miglior alleato, Dio! E se ricorriamo al Suo aiuto nei momenti difficili e Gli affidiamo il nostro amore tutto può funzionare.
Queste sette chiavi di convivenza per coppie possono essere davvero efficaci, se il lavoro viene svolto da entrambi e si include Dio. Cominciamo! E ricordate di condividere questo post con il vostro partner!
1. Scegliete di amare

Scelgo una sola persona al mondo e mi impegno ad amarla. San Giovanni Paolo II utilizza quattro termini per spiegare come dev’essere questo amore: libero, fedele, totale e fecondo.
— Un amore in libertà che nessuno mi obbliga a dare o ricevere e che mi rende immensamente felice.
— Un amore in fedeltà, per stare con l’altro nella buona e nella cattiva sorte.
— Un amore in totalità, perché sono disposto a donarmi con tutto ciò che sono, ad aprire all’altro il mio cuore, i miei sogni e la mia intimità.
— Un amore fecondo, che è diverso in ogni tappa, e concretamente nel matrimonio un amore coniugale che dà vita biologica. Ha più esigenze, ma è così perché scommettiamo tutto.
I rapporti di coppia non si costruiscono in base a un sogno, ma sulla base di una decisione che ha bisogno della volontà di dire ogni giorno “Sì, scelgo te!”
2. Comunicate meglio
La comunicazione è essenziale per un matrimonio felice. Bisogna aprire il cuore per essere capaci di mettersi di fronte all’altra persona e dirle esattamente come ci si sente e di cosa si ha bisogno. Per comunicare servono apertura e fiducia, e si possono ottenere con esempi molto concreti:
— Evitare le critiche a ogni costo ed essere capaci di riconoscere ciò che si sente. Essere positivi.
— Non stare sulla difensiva e ricevere i commenti in modo aperto.
3. Curate e aumentate l’intimità

L’intimità di coppia si vive sul piano sessuale, spirituale e di amicizia. L’intimità cresce con la comunicazione e la convivenza.
A volte siamo chiusi a ricevere la sessualità, perché ci hanno insegnato che si doveva reprimere, veniva vista come qualcosa di negativo o un peccato. Dobbiamo invece vederla con apertura e con gli occhi con cui Dio l’ha creata. Il nostro desiderio di donarci e vivere in comunione è positivo.
Dobbiamo solo essere consapevoli del fatto che si tratta di una donazione totale di anima, corpo, sogni, progetti, perfino aneliti di santità, e questo ricade nella donazione che si fa all’altra persona. Per questo, è ideale che la donazione sia nei confronti di quella persona che decide di accettarvi tutti i giorni della sua vita e si impegna di fronte a Dio.
Bisogna aprirsi anche nel senso dell’intimità spirituale, e dire all’altro in cosa si crede e come si vuole vivere la propria fede. È essenziale crescere in questa intimità spirituale con Dio, l’unico capace di farci sperimentare l’amore infinito.

Leggi anche:
“Perché mi ami?” La domanda più temuta e al contempo amata dalle coppie