Caro lettore immagina di intraprendere un lungo viaggio attraverso la foresta pluviale amazzonica, oppure attraverso una distesa deserta oppure ancora in una città straniera ed ostile solamente con la tua intelligenza come unica risorsa. In ogni momento la tua vita sarebbe in pericolo. Come sopravviveresti? “Avrei bisogno di una guida”, dirai certamente. “Avrei bisogno di una persona esperta che conosca la strada”. Sai che questo compagno di viaggio dovrebbe essere qualcuno che conosce la strada e le sue insidie e meglio ancora la lingua del posto.
Lui o lei dovrebbero conoscere difficoltà nella regione ed inoltre dovrebbero avere la forza e il buon senso per assisterti nell’affrontare i pericoli. Questa guida ideale non dovrebbe essere qualcuno che ti lasci solo al primo segno di rischio, ma dovrebbe essere fortemente affidabile, di perfetta integrità.
La lezione di San Tommaso
Il teologo domenicano del XIII secolo S. Tommaso d’Aquino, conosciuto come il “dottore angelico”, raffigurava la vita come un viaggio pieno di pericoli, e gli angeli custodi proprio come tali guide:
“L’uomo in questa presente condizione di vita è, per così dire, su una strada lungo la quale deve fare il suo viaggio verso la patria. Lungo la strada sono in agguato molti pericoli, sia interni che esterni. Perciò, come dice il salmo: “Nel sentiero dove cammino mi hanno teso un laccio”. Quindi come guide sono state date agli uomini che camminano lungo una strada insicura, angeli custodi sono stati dati ad ogni uomo viaggiatore in questa vita”. (Summa Theologiae I. 113,4).
Un angelo per ogni credente
Così come da San Tommaso, tutte le credenze antiche e medievali sugli angeli custodi sono radicate in una percezione del mondo come ostile e piena di insidie. I demoni e altri avversari si appostano ad ogni curva della strada, pronti a tendere un’imboscata. Ma, grazie a Dio, il Signore sempre ci dà aiuto.
Ad ogni credente è stato assegnato uno speciale angelo, per guidare e per custodire, illuminare e accompagnare il cammino del credente cristiano.
Le domande su Dio
Per circa tutti i primi due millenni dell’esistenza della Chiesa cattolica, la dottrina degli angeli custodi fu usata per rispondere alle più pressanti questioni teologiche.
Quanto è vicino Dio? Quanto vicino è il paradiso? Quanto questo distante Dio gestisce ciò che accade nel mondo materiale? In che maniera Dio tratta gli eventi terreni legati alla libertà umana? Come Dio ci protegge e si prende cura di noi di fronte alle molte minacce fisiche e spirituali al nostro benessere esistenziale? Quando inizia questa protezione ed essa può essere portata via? Come possiamo resistere alla tentazione, data la nostra natura debole e decaduta? Quali mezzi Dio offre così che noi, sebbene peccatori e oppressi dai desideri concupiscenti della carne, possiamo avvicinarci alla gloria divina?