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3 modi per creare una storia vivente di come la propria famiglia ha vissuto la quarantena

SPAIN

Alvaro Fuente | NurPhoto via AFP

Calah Alexander - pubblicato il 13/05/20

Viviamo un momento unico nella storia, e voglio che i miei figli ne conservino un ricordo

La settimana scorsa, mia figlia ha fatto un’esposizione sulla II Guerra Mondiale su Zoom per concludere l’anno scolastico nella materia di Storia. Mentre raccoglievamo i ricordi di mia nonna come una Rosie the Riveter [le donne che negli Stati Uniti hanno sostituito nelle fabbriche gli uomini mentre questi erano in guerra, n.d.t.], il diario del mio prozio in un campo per prigionieri di guerra in Giappone e la katana del suo bisnonno paterno, ho pensato a come i miei figli ricorderanno questo periodo – la pandemia senza precedenti e la quarantena che stiamo vivendo.

Al di là dei ricordi di amici ed esperienze di cui si sente la mancanza e quelli di giornate stressanti o noiose con quattro adulti che lavorano da casa e altrettanti bambini che cercano simultaneamente di seguire le lezioni online, non mi veniva in mente niente, ma volevo che avessero qualcosa di tangibile per quando saranno più grandi, soprattutto per quando avranno a loro volta figli e nipoti.

Visto che questa è la loro ultima settimana di lezioni a distanza e verranno allentate le restrizioni, abbiamo ancora un po’ di tempo per realizzare qualcosa. Ho allora stilato una lista di tre cose che possiamo fare come famiglia – elemento più importante di tutti, non richiedono che ci sediamo insieme, basandosi piuttosto su contributi individuali.

1 Un diario della quarantena

Ieri ho ordinato un diario su Amazon. Lo lascerò sul tavolo della cucina e dirò ai bambini che questo sarà la documentazione della nostra famiglia di questo periodo di quarantena. Un promemoria scritto che potranno aprire e guardare quando saranno grandi e che daranno ai loro figli quando faranno un’esposizione scolastica – auspicabilmente in una scuola vera e non su Zoom. L’aspetto positivo di questo progetto è che anche se si basa sulla collaborazione, ciascuno può scrivere quando e dove vuole. Voglio che se ne sentano padroni e che abbiamo la libertà di essere del tutto onesti circa i loro pensieri e i loro sentimenti, senza paura di ripercussioni o rimproveri… un compito arduo per 4 fratelli, ma nulla che un barattolo di graffette non possa risolvere (dopo che hanno finito di scrivere, possono attaccare le loro pagine con le graffette, che nessuno può togliere). Spero che questo diario venga riempito, ma penso che scriveranno al massimo qualche dozzina di pagine. È meglio di niente, e sarà bello aprirlo nei prossimi anni, quando saranno adulti e potranno prendersi in giro senza che nessuno si metta a piangere. Almeno spero.

2 Un album fotografico

Un aspetto positivo sorprendente del fatto di avere tutti questi dispositivi a portata di mano è il fatto che ciascuno ha una macchina fotografica. Non ovviamente una molto elaborata, ma per quello che serve va bene. La prossima settimana dirò ai miei figli di scattare 3 fotografie al giorno e di inviarmele. Alla fine della settimana le stamperò e le inserirò in un album fotografico. È una cosa che non ho mai fatto prima, e quindi è un progetto che mi spaventa un po’, ma il loro entusiasmo mi tranquillizza, e la capacità creativa delle mie due figlie (che non è decisamente un tratto genetico) assicurerà il buon risultato dell’esperimento.

3 Un vlog della quarantena

I miei figli sono nativi digitali. YouTube è per loro reale quanto lo erano per me le riviste alla loro età. Se il loro uso di YouTube e TikTok è rigidamente limitato, lo scorso weekend ho permesso loro di fare qualche video di TikTok tra fratelli, e il risultato è stato piuttosto carino. È una cosa che non avrebbero mai fatto un sabato normale, e quindi ho dichiarato i weekend momento dedicato alla realizzazione dei video. Oltre a TikTok, ognuno registrerà un video di qualcosa della settimana di quarantena appena trascorsa – una cosa semplice come un video degli alberi o di una strada vuota vista dalla finestra o qualcosa di più elaborato, come un video-diario della settimana. Quando la quarantena sarà terminata e saremo tornati alla vita normale – per quanto possa sembrare lontano in questo momento –, la mia figlia maggiore li inserirà in un canale YouTube per documentare la nostra quarantena. Anche se non è tangibile nel senso più concreto, il video offrirà una documentazione più ricca e colorata di tutte le nostre avventure e disavventure – come ieri, quando i miei figli hanno provato a insegnarmi l’ultimo ballo di moda. Spoiler alert: la mia esibizione non è stata il massimo.

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