di Silvana Ramos
è un cortometraggio diretto da Ben Kallam che vuole essere una critica a certe situazioni che si vivono nella Chiesa protestante. È importante sottolineare che è un video per adulti con una certa formazione.
Tocca un tema molto delicato, frequente non solo nella Chiesa protestante. Anche nella Chiesa cattolica c’è una partecipazione molto cospicua e coinvolta a gruppi o pastorali giovanili.
Non voglio parlare della situazione in sé, ma dell’importanza del segreto della Confessione, del pentimento, del perdono, e del grande danno che provocano i giudizi affrettati e la vergogna.
1. Il segreto della Confessione
La Confessione sia sacramentale che al di fuori dell’ambito sacramentale (ad esempio un accusato con il suo avvocato, o un paziente con il suo psichiatra) si fa in segreto o in privato non per nascondere le cose, ma in primo luogo per proteggere l’intimità della persona. È una cosa che nasce sia dal diritto naturale che dal diritto divino.
Il segreto della Confessione sacramentale è estremamente importante. Anche se il segreto sacramentale e quello che si verifica in altre istanze hanno lo stesso principio, nella Chiesa si aggiunge qualcosa di ancor più grande: custodire la presenza di Dio nell’intimo dell’essere umano.
Quanto detto in Confessione a un sacerdote deve rimanere del tutto riservato, anche se il penitente muore, e non si può parlare al penitente dei suoi peccati senza il suo permesso né obbligarlo a confessarsi.
Il Codice di Diritto Canonico, canone 983, 1, dice: “Il sigillo sacramentale è inviolabile; pertanto non è assolutamente lecito al confessore tradire anche solo in parte il penitente con parole o in qualunque altro modo e per qualsiasi causa”.
La Confessione non può essere obbligata, né ci si può confessare a nome di qualcun altro. La Confessione dev’essere un atto di assoluta libertà, con contrizione del cuore e proposito di emendamento, ma anche con l’umiltà di sapersi fragili, bisognosi di Dio e amati incondizionatamente da Lui.