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La Quaresima e le sue leggende

DUCH, ZJAWA

Unsplash | CC0

A12 - pubblicato il 28/02/20

La Quaresima non è un tempo di streghe e lupi mannari, fantasmi e anime in pena. Tutto questo è una deformazione di questo splendido periodo di riflessione

di padre José Luis Queimado

La parola “Quaresima” deriva dal latino Quadragesima (dies), ovvero quarantesimo giorno. È un numero simbolico, perché ci ricorda i 40 anni che il popolo ebraico ha trascorso nel deserto, dall’Egitto alla Terra Promessa, e anche i 40 giorni che Gesù ha passato nel deserto prima di iniziare la sua vita pubblica.

Col tempo, la Chiesa ha stabilito sei settimane di Quaresima, con l’obiettivo di preparare i fedeli a celebrare bene la Pasqua del Signore. È un momento opportuno per cambiare vita. Gesù non vuole olocausti e sacrifici, ma cuori puri e misericordiosi! Ecco l’obiettivo principale di questo periodo liturgico: trasformare i cuori di pietra in cuori di carne!

Col passare degli anni, però, l’obiettivo principale si è perso tra innumerevoli leggende e credenze popolari, che hanno impoverito il senso principale di questi 40 giorni.


Tentação de Cristo, Quaresma

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È vero che digiunare e fare penitenza può aiutarci a comprendere meglio il senso di non attaccamento ai beni terreni e l’importanza dell’umiltà nella nostra vita, ma può ostacolare il nostro percorso cristiano se torniamo ad adottare il metodo farisaico: sovrapporre le leggi alla vita. “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (Mc 2, 27).

Quando divinizziamo le regole, diventiamo ciechi di fronte al vero senso delle nostre azioni. Se dico che non mangerò carne i mercoledì e i venerdì di Quaresima faccio un bel gesto di penitenza e astinenza per poter compiere dei passi nel mio percorso cristiano, ma se smetto di mangiare carne in quei giorni perché ho paura delle conseguenze, dei castighi, inizio a divinizzare quella legge. Cerchiamo di riscattare il vero senso della penitenza, del digiuno e dell’astinenza. Sono strumenti per aiutarci ad essere persone più degne dell’amore di Dio.

La Quaresima non è un tempo di streghe e lupi mannari, fantasmi e anime in pena. Tutto questo è una deformazione di questo splendido periodo di riflessione. Quando ero piccolo, morivo di paura all’idea della Quaresima, perché mi era stato insegnato che “il diavolo veniva sciolto da Dio per fare ciò che voleva, tentando le povere anime penitenti”.

Si diceva anche che una processione di anime in pena passava per le strade del quartiere rurale in tutte le notti della Quaresima, e quando i cani iniziavano ad abbaiare era la prova che erano lì. Per un bambino non era facile sopportare queste cose senza paura.

In base alla cultura giudaica sul sabato, anche il cattolicesimo popolare presenta regole rigide per i giorni della Quaresima e la Settimana Santa. Il Venerdì Santo è quasi tutto proibito. Non si può spazzare la casa, lavare i panni, pescare, giocare a calcio o compiere qualsiasi gesto che rimandi a un divertimento o al lavoro. Che bello se non si potesse spettegolare, litigare e serbare rancore nei confronti del prossimo!


HAND MAN FIELD

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Un altro costume molto particolare era quello del Sabato Santo, nella Veglia pasquale. Nei giorni della Quaresima, le madri non potevano sculacciare i figli, per via dei divieti propri del tempo, ma il Sabato Santo si poteva fare tutto. La madre diceva ai figli che quel giorno poteva sculacciarli, “per tirar fuori l’‘alleluia’ dal loro corpo!” E in quel giorno si concludevano ufficialmente le penitenze iniziate il Mercoledì delle Ceneri, ovvero si rimaneva senza fumare o senza bere per 40 giorni, ma si scontava tutto nel giorno più speciale per la nostra Chiesa, il sabato di profondo rispetto e silenzio interiore! È una contraddizione!

Esiste una differenza tra rispetto ed esagerazione per quanto riguarda le leggi e le regole. Bisogna essere coerenti e avere disciplina nella fede, ma senza adottare la religione dei farisei estremisti dell’epoca di Gesù. Vivere una buona Quaresima, in fondo, è essere consapevoli del perché esiste!

Se arriveremo alla Pasqua del Signore con più amore nel cuore, superando ogni dolore e rancore accumulato nel tempo ed essendo persone più gradevoli e caritatevoli, sarà stata la Quaresima migliore della nostra vita! Pensiamoci!

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