Parliamo di essere autentici
Per questo è tanto importante lo sforzo di alcuni influencers di essere più autentici possibile nelle reti sociali. Mostrandosi vulnerabili, rendendo evidenti le loro imperfezioni e condividendo anche i loro momenti negativi, fanno sì che le migliaia o i milioni di followers si risveglino da una vita idealizzata per iniziare a riconciliarsi con la propria vita quotidiana, anche se è imperfetta.
Credo che siamo tutti stanchi di paragonare la nostra vita con quello che gli altri decidono di condividere della propria. Ci siamo resi conto che il vero senso di rendere immortali i nostri ricordi con il cellulare non è pubblicarli in un mondo virtuale che alla fine dei conti non è reale, ma custodirli nel tempo dopo averli vissuti intensamente. Non vogliamo più tener conto di tutto ciò che ci manca. Come dice la ragazza del video, quello di cui abbiamo veramente bisogno è ricollegarci alla nostra realtà e sentirci grati per quello che abbiamo, soprattutto per le persone che fanno parte della nostra vita e per i momenti di autentica felicità che ci donano.
Una cena con il partner, un concerto del nostro artista favorito, un’uscita con gli amici, i pranzi in famiglia della domenica e anche gli istanti che dedichiamo ogni giorno alla preghiera potranno essere momenti semplici ma che finiranno per diventare i piccoli fili con cui si tesse la nostra storia personale. Gli stessi che ci sfuggono, come sabbia tra le dita, quando dipendiamo da tutto ciò che accade dietro i nostri piccoli schermi. Non aspettiamo che se ne siano andati per sempre per iniziare a valorizzarli, perché magari non avremo l’opportunità di riviverli.
Il tesoro del presente
Non so a voi, ma a me personalmente ha fatto male rispondere “Non ricordo” ogni volta che la ragazza chiedeva qual era stata l’ultima volta in cui abbiamo vissuto pienamente la quotidianità delle nostre giornate e abbiamo valorizzato le persone al nostro fianco senza il bisogno di condividerlo con il resto del mondo in una realtà virtuale.
Come dice la ragazza alla fine del video, tutti aneliamo a una vita autentica, in cui tornare a sorridere, goderci quello che ci piace e amare i nostri cari, senza avere una telecamera davanti. Al di sopra di tutto, però, desideriamo una vita in cui la nostra identità sia basata sull’immenso amore di Dio nei nostri confronti, non sulla quantità di “Mi piace” che otteniamo con ogni foto che pubblichiamo.
Per questo, senza smettere di riconoscere il grande progresso e l’aiuto che offrono i cellulari nella nostra epoca, Papa Francesco chiede soprattutto ai giovani di non perdere la libertà diventando dipendenti e schiavi di questi dispositivi: “Non lasciate che i bagliori della gioventù si spengano nel buio di una stanza chiusa in cui l’unica finestra per guardare il mondo è quella del computer e dello smartphone”.
In occasione della Giornata Mondiale della Gioventù dello scorso anno, celebrata a livello diocesano, il Papa ha invitato ad aprire le porte della nostra vita perché sia occupata da “persone concrete, relazioni profonde, con le quali poter condividere esperienze autentiche e reali nel vostro quotidiano”. “I cristiani autentici”, ha ricordato, “non hanno paura di aprirsi agli altri, di condividere i loro spazi vitali trasformandoli in spazi di fraternità”.
Qui l’articolo originale pubblicato su Catholic Link.