La eroica resistenza della religiosa francese, vissuta nel '900, morta in odore di santità. Vediamo cosa le accadde
Madre Yvonne Aimée era una religiosa agostiniana che visse a Malestroit, in Francia, dal 1927 al 1951. Considerata come eroina della resistenza, ella fu decorata a diverse riprese, e addirittura pure pubblicamente dal generale De Gaulle che le aveva il 24 giugno 1945 conferito la Croce di Guerra e il 22 luglio 1945 l’aveva fatta cavaliere della Legione d’Onore.
La sua carità senza limiti le fece curare sotto lo stesso tetto sia i feriti tedeschi, che occupavano il suo convento-ospedale, e sia quelli della Resistenza che ella nascondeva.
Il libro “Ma mère selon l’Esprit” (Mia madre secondo lo Spirito), redatto da padre Paolo Labutte (figlio spirituale di Madre Yvonne), elenca i fenomeni soprannaturali come bilocazione, stigmatizzazione, premonizioni e xenoglossalia che hanno segnato profondamente la vita di questa religiosa. La loro autenticità è stata riconosciuta da monsignor Picaud, vescovo di Bayeux e Lisieux all’epoca.
La croce
Don Marcello Stanzione in “Madre Yvonne Aimee di Gesù di Malestroit – La lotta di una suora mistica contro Satana” (Edizioni Segno) racconta la lotta che questa suora francese ha dovuto combattere contro Satana durante tutto il corso della sua vita. E’ stata una delle mistiche moderne più perseguitate dal diavolo.
il cinque luglio del 1922 il Signore le fa vedere la croce. Una croce, semplicemente con queste parole: “La vuoi portare?” E Yvonne subito ha risposto “Sì”, senza alcuna esitazione. Da allora, per lei, inizia un duro percorso segnato da più incontri con Satana.
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Prima fase delle tentazioni: paura e percosse
Il demonio si mostra prima, il 22 agosto 1922, sotto forma di apparenze astiose e bestiali, per intimidirla e spaventarla. Yvonne non nasconde il suo spavento poiché la sua sensibilità ricettiva era viva. Passa ben presto alla violenza lo stesso giorno. L’ha picchiata con il bastone che era nella sua camera. Ha lacerato il suo corpo con colpi e graffi profondi; l’ha permeata di punture particolarmente dolorose. Ma lei non cede, nonostante le violenze che subisce.
Seconda fase: assalti interiori
Dal 27 ottobre 1922, l’impresa di Satana è esercitata nella psiche più intima, fino al livello spirituale. Yvonne spiega: «Il demonio mi attacca in un’altra maniera. Dopo essersi attaccato al corpo ora vuole attaccarsi all’anima». Nel luglio 1923, moltiplica le sue variazioni su questo registro.
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Terza fase:l’autodiffamazione
L’interiorizzazione che conduce ad attaccare la sua psiche e quindi la verità; si accusa di aver fatto ricorso a delle manovre per farsi riconoscere come una santa. Il demonio utilizza la prudenza ecclesiastica per creare dei contrasti, delle repressioni traumatiche contro Yvonne.
Nel 1924, fu separata dal suo primo padre spirituale. Gli fu proibito l’accesso a Malestroit. Infine tra il 1928 e il 1929, l’opposizione progressiva di Madre Maddalena (la Superiora che era stata la sua prima guida a Malestroit, e che se ne era presa cura con amicizia e ammirazione) le fece lasciare la comunità. Ma le astuzie del demonio si ritorcono talvolta contro di lui come un boomerang. Privando Yvonne del suo primo padre spirituale, il padre Crété, se ne procurò un altro, più sicuro, più equilibrato per questa nuova fase: monsignor Picaud.
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Quarta fase: abbandono e disperazione
Nello stesso periodo l’avversario diabolico approfitta dei tormenti della sua notte spirituale per farla precipitare in uno stato di disperazione. Si sente odiata da Dio al punto che i suoi slanci verso la trascendenza le sembrano delle bestemmie.