Negli ultimi mesi, prima di spirare, il Papa chiese più volte di abbandonare la vita terrena. Ecco il racconto di quei momenti, scritto da Madre Teresa di Calcutta, sua cara amica
PapaPaolo VI è stato canonizzato domenica 14 ottobre 2018, ma la sua fama di santità era nota già quando era ancora in vita. A testimoniarlo è stata una donna eccezionale come Madre Teresa di Calcutta, che ha conosciuto personalmente Giovanni Battista Montini, alias Paolo VI.
Poco dopo la morte di Paolo VI, in una sua conferenza sul celibato sacerdotale e la castità consacrata, Madre Teresa raccontò ai presenti gli ultimi momenti di vita del Papa. Da quel racconto, insieme ad altre testimonianze, Anna Maria Sicari in “Paolo VI” (edizioni Ares) ha ricostruito la parte finale della vita di Papa Montini. Fino a risalire a quello che accadde il 6 agosto 1978, giorno della sua morte.
Il rapimento Moro
Nell’ultimo periodo della sua vita – ed era ormai molto stanco e malato – la sofferenza colpì Paolo VI anche nei suoi affetti più personali, quando venne rapito l’onorevole Aldo Moro – uno dei suoi migliori universitari del tempo romano. Per la sua salvezza il Papa intercederà, in ginocchio, inutilmente.
Era il 13 maggio 1978. Nove giorni dopo veniva approvata in Parlamento la legge sull’aborto, dopo che la stampa si era scatenata da mesi in continue feroci vignette contro il vecchio Papa.
L’aggressione fu così sistematica e ingiusta che André Frossard, il giorno dopo la morte di Paolo VI, scriverà: «L’ha ucciso la crudeltà del mondo».