3 suggerimenti per migliorare il vostro rapporto con Lui
di Daniel Prieto
La nostra società moderna (o post-moderna se preferite) è caratterizzata in modo evidente dalla sua grande accelerazione. Tra le tante cause che hanno favorito questo dinamismo, le nuove tecnologie hanno senz’altro giocato, e giocano ancora, un ruolo fondamentale, perché hanno promosso una semplificazione e una maggiore agilità di una serie di processi o meccanismi: di fabbricazione, di comunicazione, di transazione, ecc., che a loro volta hanno permesso la nascita di un’economia globalizzante e virtuale che molti, con motivi sufficienti, considerano la terza (o quarta) rivoluzione industriale.
Questa agile globalizzazione senza limiti apparenti, tuttavia, diventa facilmente un giogo pesante e limitante quando se ne estrapolano i principi trasferendoli ad altre dimensioni della vita che non rispondono alle coordinate o alle strutture dell’aspetto produttivo. I problemi iniziano di fatto quando una mentalità pragmatica e utilitaristica conquista anche il nostro modo di percepire o contemplare le strutture spirituali della realtà. In questi casi, quasi senza rendercene conto iniziamo a proiettare le stesse aspettative di efficienza, velocità e controllo su certe dimensioni della vita in cui queste categorie non sono sinonimo, né misura, di successo o progresso.
Ecco alcuni consigli su cui vale la pena di riflettere per valutare il nostro rapporto con Dio:
1. Ripensate alla velocità con cui sperate di ottenere i favori di Dio

Nel contesto dei rapporti interpersonali, dell’educazione familiare o della vita spirituale, solo per citarne alcuni, le coordinate del pensiero tecnico si dimostrano del tutto insufficienti, indebolendo la nostra percezione del mistero che coinvolge queste realtà. Questo è forse uno dei motivi per i quali tante persone molto competenti e di successo in ambito lavorativo falliscono miseramente in quello spirituale, dove ciò che conta non è la quantità né la velocità, né tantomeno i risultati immediati, ma la qualità e la profondità delle relazioni.
Riguardo alla nostra apertura e alla nostra cooperazione con la grazia, che si genera nell’intimità delle strutture misteriose del nostro cuore, sono piuttosto il raccoglimento, la gratuità e la contemplazione gli atteggiamenti che dettano il successo e il progresso dei tempi di Dio. A questo si deve forse il fatto che sia difficile per chi ha delle ricchezze entrare nel Regno di Dio (Lc 18, 24).