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Il negozio di profumi di 600 anni avviato dai frati domenicani

SANTA MARIA NOVELLA,PERFUME STORE

Richard, enjoy my life! | CC BY-SA 2.0

V. M. Traverso - pubblicato il 28/05/18

Santa Maria Novella soddisfa una clientela esclusiva oggi come faceva all'epoca in cui i clienti erano i membri della nobiltà fiorentina

Santa Maria Novella, chiesa gotica dall’altro lato della strada rispetto alla stazione principale di Firenze, è uno dei tesori culturali più trascurati della città toscana. Nota in passato come Santa Maria delle Vigne, nel 1221 venne affidata all’Ordine Domenicano appena fondato, che la ricostruì e la estese, trasformandola in priorato e infermeria.

All’epoca Firenze era una città-Stato in ascesa, e la sua vivace vita urbana attirava turisti, mercanti e figure religiose da ogni parte dell’Italia e dell’Europa. I Domenicani iniziarono presto a entrare in competizione con l’Ordine Francescano – fondato da San Francesco nel 1209 ad Assisi –, che aveva la sua base nella basilica di Santa Croce. I sermoni domenicali del predicatore domenicano Pietro da Verona, noto in seguito come San Pietro Martire, aiutarono ad attirare grandi folle nella nuova chiesa.

Quello che contribuì davvero all’inserimento di Santa Maria Novella nella vita pubblica fiorentina fu però l’istituzione di una farmacia nel chiostro vicino alla chiesa. Fu lì che i frati domenicani iniziarono a trasformare le erbe medicinali che crescevano nel giardino del priorato in balsami, pozioni, acque di colonia e saponi. All’inizio questi rimedi vennero destinati principalmente all’infermeria della comunità, istituita come parte della missione domenicana per servire i malati, ma presto i prodotti iniziarono ad essere usati anche come rimedi casalinghi. Durante la Peste Nera, che uccise il 70% della popolazione fiorentina a metà del XIV secolo, l’Acqua di Rosa di Santa Maria Novella, realizzata con acqua di rose distillata, era un antisettico popolare per disinfettare le abitazioni.

Nel XVII secolo i prodotti erboristici dei frati iniziarono ad essere ricercati da gran parte della popolazione fiorentina, inclusi i nobili. Caterina de’ Medici, figlia del governante Lorenzo de’ Medici II, era una delle clienti più assidue della farmacia domenicana. Quando sposò il re di Francia Enrico II, gli erboristi domenicani realizzarono una speciale fragranza in suo onore usando bergamotto e altre spezie aromatiche. Il profumo, chiamato Acqua Della Regina, viene prodotto ancora oggi con il nome Acqua di Santa Maria Novella.

Gran parte del successo dei frati era dovuta alla loro tecnica innovativa nella realizzazione dei profumi. Anziché usare olio d’oliva o aceto, all’epoca la base più comune dei profumi, i Domenicani usavano l’alcool, che permetteva agli aromi di durare di più.

Dopo una breve sospensione dell’attività agli inizi del XVII secolo, la farmacia continuò a espandersi e diversificò la sua produzione in medicinali, profumi e liquori, che a partire dal XIX secolo vennero venduti in Europa e negli Stati Uniti. Durante il proibizionismo americano, il liquore di Santa Maria Novella, realizzato mescolando acquavite naturale con cannella, chiodi di garofano, noce moscata e vaniglia, era uno dei prodotti della farmacia più venduti negli Stati Uniti.

Oggi la fabbrica di erboristeria, che ha ormai 600 anni, è ancora attiva, anche se non è più gestita dai Domenicani. Quando nel 1886 il nuovo Stato italiano iniziò a confiscare le proprietà della Chiesa Damiano Beni, l’ultimo frate incaricato della farmacia, chiese al nipote laico di assumere la direzione della struttura per salvarla dalla confisca.

I suoi discendenti hanno trasformato la farmacia in un’impresa erboristica globale, con negozi a New York, Los Angeles e Tokyo. La natura internazionale della sua distribuzione è affiancata dal processo di produzione strettamente tradizionale: la maggior parte dei saponi, dei distillati e delle fragranze prodotta dall’“Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella” si basa su ricette domenicane originali e viene realizzata usando erbe e fiori del giardino della farmacia.

Anche se i prodotti si possono acquistare comodamente su Internet, il modo migliore per capire e apprezzare le radici domenicane della struttura è una visita alla chiesa in cui tutto è nato, dove si può ammirare anche il museo gratuito in cui vengono mostrati antichi strumenti usati per la distillazione, illustrazioni delle ricette e perfino le confezioni originali del XVI e del XVII secolo.

L’Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella è situata a Firenze in Via della Scala 16. È aperta ogni giorno con ingresso libero dalle 9.00 alle 20.00.

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