Il re voleva che l'abate venisse tirato e squartato, ma poi accordò una “semplice” impiccagione
In quello che sembra essere stato un leggero cambiamento nell’animo di uno dei re più spietati della storia, una lettera del XVI secolo mostra Enrico VIII che commuta la condanna a morte di un sacerdote a una forma di esecuzione più misericordiosa.
Il testo, mostrato al pubblico sabato, venne scritto in risposta alla notizia per la quale il tentativo del sovrano di chiudere un’abbazia era stato fermato.