Gabriele viene raffigurato con i fiori dai pittori e col suo giglio, saluta la purezza della Vergine. Col suo ramo d’olivo, sottolinea le aspirazioni pacifiche di Siena contro la bellicosa cittá dei Medici e, quando inalbera uno stelo d’amarillo nella scena dell’Annunciazione, é un omaggio alla regalitá di Maria. Ma gli accade di essere piú esplicito, intervenendo direttamente con dei fiori presso talune persone.

La vicenda di Maria de Jesus
L’amore per i fiori profumati di Gabriele si manifesta anche in una vicenda accaduta a Cordoba, in Spagna, alla carmelitana Maria de Jesus de Sandoval (1543-1604), discepola di Santa Teresa d’Avila, combattuta tra il suo angelo custode, che ama molto, e San Gabriele, per il quale ella nutre una profonda devozione. Non che i due angeli siano rivali presso di lei, ma Maria passa ad una successione di estasi dove vede il suo angelo custode presso di lei, glorioso e risplendente d’una celeste bellezza, poi Gabriele che tanto si unisce ad essi, tanto eclissa il suo confratello.
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Il bouquet di fiori
Maria non sa più cosa pensare, fino al giorno in cui una visione le fa comprendere il significato di questo gioco di nascondino: se l’angelo custode la guida, la consiglia, la illumina, talvolta la ammonisce, é a Gabriele – che sta davanti a Dio (cfr Lc 1, 19) – che tocca prendere il contatto per presentare le sue preghiere davanti al trono dell’Altissimo, come tanti fiori con cui egli fa un bouquet. Per dare più peso alla sua dimostrazione, egli le lascia una volta tra le mani un cesto dorante: rose dell’amore, gigli della purezza, violette dell’umiltà, margherite della semplicità. Suor Maria di Gesú si affretta a portare sull’altare della Vergine quel dono tanto incantevole quanto insolito.
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L’imperatoria
Una pianta capace di dirci qualcosa del mistero di san Michele è l’imperatoria. Si tratta di una pianta con un forte odore aromatico.
A partire dal giorno di san Michele, la sua forza si ritira nelle radici.
L’imperatoria è una pianta protettiva come la spada di Michele, che ci difende agli influssi negativi. Se ne osserviamo l’essenza, vi scopriamo un elemento regale. Esprime autocoscienza. Viene detta anche imperatrice dei monti. Dona sicurezza di sé e protegge da tutti gli influssi dannosi.