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Così entrano in cielo le madri dei sacerdoti

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Arcidiocesi cattolica romana di Boston / CC

Philip Kosloski - pubblicato il 25/09/17

Come Santa Monica, a volte una madre versa molte lacrime quando il figlio risponde alla sua vocazione divina

Prima che Sant’Agostino tornasse all’esercizio della fede e venisse ordinato sacerdote, sua madre pianse abbondanti lacrime di intercessione. Allo stesso modo, molte madri del mondo di oggi fanno innumerevoli sacrifici perché i loro figli possano rispondere liberamente a qualsiasi vocazione a cui Dio li chiami.

In riconoscimento di questa realtà, si è trasmessa negli anni, una pia tradizione per presentare il ruolo che ha la madre nella vita di un sacerdote.

Quando un sacerdote viene ordinato, le sue mani sono unte con olio dal vescovo e poi vengono pulite con un telo di lino bianco chiamato maniturgium. L’olio che viene versato sulle mani del sacerdote è sacro, benedetto in precedenza dal vescovo, e quindi il maniturgium non può essere gettato nella spazzatura. Anche se potrebbe essere mandato in lavanderia, i sacerdoti hanno preso il costume di conservare questi panni di lino per presentarli alle madri durante la loro prima Messa.

Secondo un’antica tradizione, la madre conserva il telo in un posto sicuro fino al giorno della sua morte. Poi, quando il suo corpo viene preparato per il funerale, il maniturgium viene posto tra le sue mani. La pia tradizione riferisce ciò che accade quando la madre del sacerdote arriva alle porte del Cielo.

Appena arriva viene accompagnata direttamente da nostro Signore, che gli dirà: “Ti ho dato la vita. Tu cosa mi hai dato?” Lei consegnerà il maniturgium per poi rispondere: “Ti ho dato mio figlio come sacerdote”. E con questo Gesù le concederà l’ingresso in Paradiso.

È una tradizione bella e confortante che commuove sempre chi vi assiste.

Di recente si è affermata una tradizione che riconosce il ruolo del padre di un sacerdote, e consiste nel fatto che il neo-ordinato consegni al padre una stola confessionale rossa dopo che avrà ascoltato la sua prima confessione. A volte il sacerdote ascolterà il padre in confessione, il che è sempre un’esperienza di grande umiltà.

Questa tradizione riconosce che i genitori sono essenziali per la formazione di uomini buoni e santi, visto che i figli guardano costantemente ai genitori per sapere cosa significhi essere un uomo.

Questi due costumi sono recuperati da molti giovani sacerdoti e rappresentano uno splendido modo per onorare i numerosi sacrifici che fanno i genitori per allevare figli santi. I sacerdoti non sorgono dal nulla, dipendendo molto dall’educazione ricevuta in famiglia. Alla fine dei conti, l’unico modo per aumentare le vocazioni al sacerdozio è coltivare famiglie unite e sante.

[Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti]

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