Non so quale processo ti abbia spinta a prendere una decisione simile. Quale convinzione, rifiuto, certezza, menzogna, possa portare una donna sana a sottoporsi ad una simile operazione, a negare la propria femminilità, reprimerla, cancellarla. Davvero, il solo pensiero mi fa rabbrividire.
Non le senti mai quelle donne, anche famose, che a quarant’anni suonati piangono pentite per non aver pensato prima di avere un figlio? Le vedi ancora belle ma distrutte, sconsolate per aver compreso tardi la loro vera chiamata: quella di dare la vita.
Scrivi che…
“Quello d’esser responsabile della vita di un altro essere umano, inclusi gli annessi e connessi dell’abnegazione emotiva, dell’impegno economico e della spossatezza fisica, era un concetto che mi aveva sempre e solo repulso”.
Magari ti ha repulso fino a quel momento! Magari senza accorgertene ti sei bevuta la menzogna di questo mondo! Ovvero che il senso dell’esistenza sia cercare noi stessi. Occuparci solo di noi. Va tanto di moda, ce lo ripetono in continuazione. E rischiamo così di non far altro tutta la vita, ovvero morire. Perché vivere per se stessi significa morire, Anjali! Troviamo compimento nell’altro! Soprattutto noi donne! Biologicamente create per questo!
Leggi anche:
Il dovere e la bellezza della diversità: alla riscoperta della vocazione femminile
Pensando a quello che hai fatto mi vengono in mente quelle donne che a causa di un tumore devono dolorosamente privarsi del seno, delle ovaie, dell’utero. Anche quando hanno superato l’età fertile, non so se l’hai mai notato, è comunque un duro colpo da accettare per loro che riescono a metabolizzare a fatica solo perché ha a che fare con la guarigione. Spesso dicono che si sentono diverse, come vuote, senza un pezzo.
Purtroppo non è la prima volta che leggo e sento parlare di legatura e chiusura delle tube. Chissà tu come ne sei venuta a conoscenza… chissà quante volte di notte quest’idea diabolica ti ha insediato i pensieri! Ti ha tolto il sonno! Ti ha allontanato dagli altri e da te! O magari ti ha fatto sentire sicura! Moderna! Indipendente!
Mi ricordo che un paio di anni fa, nel pieno del mio momento di sofferenza perché non riuscivo a rimanere incinta, la moglie di mio cugino mi raccontò che una sua amica aveva programmato per la data del cesareo, quindi nel giorno della venuta al mondo del suo secondo bambino, (atteso e desiderato a lungo, per cui la sentivo anche “vicina”) l’intervento di chiusura delle tube. Io rimasi scioccata. Mi chiedevo: come si può cercare tanto un figlio e dopo aver ricevuto questo dono decidere di farsi chiudere le tube? E poi proprio lo stesso giorno in cui lui verrà alla luce? Una data di vita che assume colori di morte!
Eppure andò proprio così. Due figli e stop, lo aveva programmato, stabilito, non potevano essere ammesse modifiche al progetto, e la pillola o qualche altro anticoncezionale non sarebbero stati così sicuri, ci voleva un taglio netto, definitivo, immutabile, irreversibile.
Che bestemmia! Bestemmiamo anche senza imprecare verbalmente contro Dio.
Ti sembrerò esagerata, magari non prenderai minimamente in considerazione il mio pensiero e mi accuserai subito di integralismo cattolico. Lo ha fatto anche mio padre ieri, sai? mentre discutevamo di questa cosa. Eppure è lui che mi ha educato. Cercava di mantenere una posizione da medico laico apparentemente calmo e aperto e al contrario rimproverava la mia posizione appassionata e religiosa.