Traslare lo stesso effetto agli umani, come ha concluso Tiger, richiederebbe però un approfondimento maggiore. Le relazioni sessuali tra gli umani non si limitano ai periodi di fertilità, i quali invece caratterizzano le stesse relazioni negli animali.
Nella specie umana, la relazione tra l’uomo e la donna è chiamata a spingersi ben oltre i parametri ormonali o chimici, come accade tra animali. L’essere umano ha la libertà di prendere delle decisioni in ambito sessuali. Gli animali no.
L’alterazione dei cicli di fertilità negli umani, che avviene con l’assunzione di anticoncezionali, ha delle conseguenze sul piano dell’attrazione ormonale. Ma lì soltanto. Per cui sembrerebbe eccessivo sostenere che l’utilizzo di anticoncezionali abbia portato gli uomini ad una condotta sessuale deviata.
Dietro al cambiamento della condotta sessuale dell’essere umano, oltre che il fattore ormonale, potrebbe esservi l’impossibilità di raggiungere il dono della vita (e il reciproco dono di sé che ne consegue). L’uso di anticoncezionali è quindi un attacco antropologico e ontologico alle relazioni umane, mentre negli animali comporta un mero deterioramento biologico”.
[Traduzione dallo spagnolo a cura di Valerio Evangelista]