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Anticoncezionali e sesso: cosa propone la Chiesa?

Sexo en pareja – it

© lo.tangelini / Flickr / CC

Aleteia - pubblicato il 24/07/14

8 risposte che apporteranno luce alla vostra vita di coppia

Secondo la proposta della Chiesa, il sesso si inserisce nella donazione generosa senza limiti tra un uomo e una donna. Più che gli anticoncezionali, è l'educazione alla fecondità che permette alle coppie di cooperare con il corpo per come Dio lo ha creato.

Lo ricorda la Conferenza dei vescovi degli Stati Uniti (USCCB) in occasione della Settimana 2014 della Pianificazione Familiare Naturale, che si sta celebrando dal 20 al 26 luglio sul tema “Pianificazione Familiare Naturale: vale la pena. Unisciti alla rivoluzione!”, e dell'anniversario dell'enciclica Humanae Vitae, questo venerdì.

Cosa insegna la Chiesa sull'amore matrimoniale?


Il matrimonio è più di un contratto civile; è un'alleanza di tutta la vita tra un uomo e una donna. È un'unione intima in cui gli sposi e le spose imparano a dare e a ricevere amore generosamente, e poi insegnano ai figli e alle figlie a fare lo stesso.

Il matrimonio cristiano, in particolare, è un “grande mistero”, un simbolo d'amore tra Cristo e la sua Chiesa (Ef 5, 32).

La Chiesa insegna che l'unione sessuale dello sposo e della sposa ha il proposito di esprimere il significato pieno dell'amore, il suo potere di unire la coppia e la sua apertura a una vita nuova.

Cos'ha a che vedere questo con gli anticoncezionali?


Lo sposo e la sposa esprimono l'impegno del loro amore non solo con le parole, ma anche mediante il linguaggio del loro corpo.

Per natura, l'amore dello sposo e della sposa è così completo, così ordinato a una vita intera di comunione con Dio e dell'uno con l'altro, da essere aperto alla creazione di un nuovo essere umano, che ameranno e cureranno insieme.

Parte del dono di Dio allo sposo e alla sposa è questa capacità di cooperare con il potere creatore di Dio in questo amore e mediante questo amore.

Il dono reciproco della fecondità è quindi parte integrante del potere unitivo dell'atto sessuale coniugale. Questo potere di creare una vita nuova con Dio è l'essenza di quello che i coniugi condividono l'uno con l'altro.

Sopprimere la fertilità usando anticoncezionali nega parte del significato interente alla sessualità matrimoniale e pregiudica l'unione della coppia. L'insegnamento della Chiesa non solo presuppone di osservare una regola, ma anche di preservare questo dono reciproco e totale di due persone nella loro integrità.

Ci si aspetta che le coppie lascino la dimensione della loro famiglia totalmente soggetta al caso?

Sicuramente no. La Chiesa insegna che una coppia può decidere generosamente di avere una famiglia numerosa o, per motivi seri, può optare per non avere altri figli per il momento o anche in modo indefinito (Humanae Vitae, n. 10).

Cosa deve fare una coppia se ha un motivo valido per evitare di avere figli?

Una coppia sposata può avere intimità coniugale durante il periodo naturalmente non fertile del ciclo della donna o dopo gli anni di fertilità, senza violare il significato dell'atto sessuale coniugale in alcun modo. Questo è il principio che regge la pianificazione familiare naturale (PFN).

I metodi naturali di pianificazione familiare si basano su un'educazione alla fecondità, che permette alle coppie di cooperare con il corpo per come Dio lo ha creato.

Cos'è la pianificazione familiare naturale?

La pianificazione familiare naturale è una definizione generale per i metodi di pianificazione familiare che si basano sul ciclo mestruale della donna.

L'uomo è fecondo durante tutta la sua vita, mentre la donna lo è solo per pochi giorni in ogni ciclo mestruale durante i suoi anni di fertilità.

La donna ha segnali chiari e osservabili che indicano quando è fertile e quando non lo è. Imparare ad osservare e a comprendere questi segni è l'essenza dell'educazione alla pianificazione familiare naturale.

Quando una coppia decide di rimandare una gravidanza, la PFN può essere molto efficace. È molto utile anche alle coppie che desiderano avere un figlio, perché individua il momento dell'ovulazione.

In questo modo, una coppia può avere rapporti coniugali nel momento in cui il concepimento è più probabile.

Esiste davvero qualche differenza tra l'uso degli anticoncezionali e la pratica della pianificazione familiare naturale?

A prima vista potrebbe sembrare che le differenze siano poche, ma il risultato finale non è l'unica cosa che conta, e il modo in cui raggiungiamo quel risultato può implicare un'enorme differenza morale.

Alcuni metodi rispettano i doni che Dio ci ha dato, altri no. Le coppie che hanno applicato la pianificazione familiare naturale dopo aver utilizzato degli anticoncezionali hanno sperimentato una profonda differenza nel significato della loro intimità sessuale.

Quando le coppie utilizzano gli anticoncezionali, siano essi fisici o chimici, sopprimono la propria fecondità, affermando che solo loro hanno il massimo controllo sul potere di creare una nuova vita umana.

Con la PFN, i coniugi rispettano il disegno di Dio di vita e amore. Possono optare per astenersi dall'unione sessuale durante il periodo fertile della donna, senza fare nulla che distrugga il significato di dare amore e vita, che è presente.

È questa la differenza tra optare per falsificare il linguaggio coniugale pieno del corpo e optare, in alcuni momenti, per non parlare quel linguaggio.

È vero, come dicono alcuni, che certi metodi di controllo della natalità possono provocare un aborto?


Alcuni metodi di controllo della natalità hanno l'obiettivo di impedire l'unione dello spermatozoo con l'ovulo, e quindi agiscono come anticoncezionali. Tra loro ci sono quelli che agiscono come barriere, come i preservativi e i diaframmi.

I metodi ormonali come la pillola, invece, possono funzionare in vari modi. Possono sopprimere l'ovulazione o alterare le secrezioni cervicali per impedire la fecondazione e agire, quindi, come anticoncezionali.

Molte volte, però, hanno altri effetti, come i cambiamenti delle pareti dell'utero. Se l'azione anticoncezionale fallisce e ha luogo la fecondazione, questi metodi ormonali possono impedire che quella vita appena concepita si impianti e sopravviva. Questo rappresenterebbe un aborto nei primissimi stadi.

Le opinioni mediche differiscono sull'ipotesi che questo avvenga o con quale frequenza. Attualmente, non c'è modo di sapere con esattezza come funzionano questi farmaci in un momento determinato in una donna in particolare.

La preoccupazione per il rischio di provocare un aborto è maggiore nel caso delle pillole che si assumono dopo l'atto sessuale per impedire la gravidanza (“anticoncezionali d'emergenza” o “pillole del giorno dopo”).

In alcuni casi, queste pillole vengono assunte quando lo sperma e l'ovulo si sono uniti per creare una nuova vita, nel cui caso il farmaco non potrebbe avere alcun effetto se non quello di provocare un aborto ai primi stadi.

Qual è stato l'impatto degli anticoncezionali sulla società? E sulle coppie sposate?


Probabilmente molti si sorprenderanno rendendosi conto che le Chiese cristiane hanno concordato per molto tempo sull'insegnamento contrario alla contraccezione.

Nel 1930, alcune confessioni protestanti hanno iniziato a respingere questa posizione sostenuta a lungo. Coloro che si sono opposti a questa tendenza hanno predetto un aumento dei rapporti sessuali prematrimoniali, dell'adulterio, dell'accettazione del divorzio e dell'aborto.

In seguito, nel 1968, papa Paolo VI ha avvertito che l'utilizzo degli anticoncezionali avrebbe fatto sì che un coniuge trattasse l'altro come oggetto più che come persona e che, con il tempo, i Governi si vedessero tentati di imporre leggi che limitassero le dimensioni della famiglia.

Papa Giovanni Paolo II ha sottolineato lo stretto legame tra gli anticoncezionali e l'aborto, segnalando che “i disvalori insiti nella 'mentalità contraccettiva' – ben diversa dall'esercizio responsabile della paternità e maternità, attuato nel rispetto della piena verità dell'atto coniugale – sono tali da rendere più forte proprio questa tentazione, di fronte all'eventuale concepimento di una vita non desiderata”(Evangelium Vitae, no. 13).

Queste previsioni si sono realizzate. Al giorno d'oggi constatiamo un'epidemia di malattie trasmesse sessualmente, un enorme incremento delle convivenze, la nascita di un bambino su tre al di fuori del matrimonio e l'aborto utilizzato da molti quando gli anticoncezionali falliscono.

Non rispettare questo potere dell'amore matrimoniale di aiutare a creare nuove vite ha eroso il rispetto per la vita e la santità del matrimonio.

Conclusione

Usando anticoncezionali, le coppie potrebbero pensare che stanno evitando dei problemi o calmando tensioni, che stanno esercitando il controllo sulla propria vita.

Il dono di poter aiutare a creare un'altra persona, un essere umano nuovo con la propria vita, implica però relazioni profonde. Riguarda il nostro rapporto con Dio, che ci ha creati completi di questo grande dono.

È una dimostrazione del vero amore e dell'accettazione reciproca dei coniugi per come sono, includendo il dono della fecondità.

Implica infine il modo in cui i coniugi accetteranno spontaneamente il figlio come un dono di Dio e frutto del loro amore. Come tutte le relazioni importanti con altre persone, non è soggetto solo al nostro controllo individuale. Alla fine, questo dono è molto più ricco e significativo.

La dottrina della Chiesa sulla sessualità coniugale è un invito agli uomini e alle donne, un invito a permettere che Dio sia Dio, a ricevere il dono dell'amore e la cura di Dio e a permettere che questo dono ci informi e ci trasformi, perché possiamo condividerlo l'uno con l'altro e con il mondo.

Documenti della Chiesa:
Giovanni Paolo II, enciclica Evangelium vitae (Il Vangelo della vita)
Paolo VI, enciclica Humanae vitae (Sulla regolamentazione della natalità)

Articolo pubblicato dal Comitato per le Attività Pro-vita della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB)

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

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