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“Handicappato io? Perché?”

Cristian Mariano Deppeler – it

© Cristian Mariano Deppeler

Catholic Link - pubblicato il 09/10/14

Cristian Mariano, un modello di perseveranza: “La tua vita vale molto!”

di Rafael Pérez del Solar

Questa è la storia di Cristian Mariano Deppeler, un giovane argentino che ci dona un messaggio di speranza, forza, perseveranza e lotta. È un video di fronte al quale non si può restare indifferenti. Ce lo dice lo stesso Cristian: “Questo video è rivolto a voi!”.

Il ragazzo è nato con un problema piuttosto serio: i medici gli hanno diagnosticato che sarebbe stato un “vegetale”, perché al momento della nascita l'anestesia che avevano somministrato alla madre durante il parto ha finito per arrivare a lui. Questo “vegetale”, però, come ci racconta nel video, ha fatto la scuola primaria e quella secondaria e si è laureato in Comunicazione. “Handicappato io? Perché?”.

Il video mette tutti noi di fronte a una realtà molto bella: non c'è difficoltà o problema tanto grande da non poter avere via d'uscita o soluzione. Chiaramente molte volte questa soluzione o via d'uscita non è necessariamente quella che noi desidereremmo in prima istanza. “I miei pensieri non sono i vostri pensieri né le vostre vie sono le mie vie” (Isaia 55, 8). E Cristian Mariano ci ricorda la base di tutto questo: “La gente dice: 'Non servo a nulla, perché sono nato?' Sei nato per tante cose! Vali molto!”.

Quanto ha ragione! Non è il fatto di avere o non avere problemi o difficoltà a renderci preziosi. Non ci rende inferiori avere questa o quella difficoltà o questo o quell'handicap. La base del nostro valore è la nostra dignità, fin dal nostro concepimento, come figli di Dio, e quindi fatti per molto, per compiere quel proposito per il quale siamo stati posti sulla terra.

Come dice Cristian, per compiere questa “svolta” è fondamentale smettere di farsi tante domande e porre quei “Perché?” che tante volte gridiamo al cielo, iniziando piuttosto a chiedersi “A che scopo?”: “A che scopo Dio ha permesso questo? Come posso aiutare con questo?” Dare un senso. Racconta Cristian: “Ho iniziato a ottenere molte risposte. Ho capito il proposito della mia vita”. Nella legenda di una foto della sua infanzia, sulla sua pagina di Facebook, racconta: “Anche se i miei limiti sono noti, cerco di non perdere il 'perché' della mia vita”.

Ogni vita ha un proposito, ogni giorno ha un proposito, come dice Cristian: “Sono certo che la tua vita abbia un proposito”. Dobbiamo sforzarci di scoprirlo, nelle cose piccole e grandi. Gli ostacoli, le difficoltà, i problemi, sono solo quello! Non ci determinano. Piuttosto, la loro comparsa fa sì che finiscano per essere certezze del fatto che percorriamo il cammino corretto, se procediamo mano nella mano con Dio.

Domande per il dialogo:

A volte ti fai sopraffare dai problemi o dalle difficoltà della vita, perdendo la speranza e l'orizzonte?

Sei consapevole del valore della tua vita? Perché?

Rispondi più spesso al “perché” o al “a quale scopo” nella tua vita? Come vedi questo nella tua realtà concreta?
Qual è il proposito della tua vita?

[Traduzione a cura di Roberta Sciamplicotti]

Tags:
disabilitàtestimonianze di vita e di fede
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