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Piccolo elogio alla tenerezza nella coppia, secondo San Giovanni Paolo II

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Galina Kovalenko | Shutterstock

Edifa - pubblicato il 18/06/20

La tenerezza è vitale per il benessere della coppia. Tuttavia è necessario capire cos’è la vera tenerezza per poterla offrire al nostro coniuge.

di Sophie Lutz

La tenerezza allieta il cuore e il corpo e si può leggere negli sguardi, sentire nelle parole e capire dai gesti. Una coppia non può durare senza coltivarla. Ma prima di tutto è importante capire di quale tenerezza ha veramente bisogno una coppia. San Giovanni Paolo II ne diede una bella definizione.

“La tenerezza nasce dalla comprensione dello stato d’animo altrui”

“Mio marito/mia moglie è qui senza essere qui”. Questo lamento può dirci che la tenerezza è forse prima di tutto una presenza reale. Senza un atteggiamento interiore di tenerezza, i gesti possono perdere il loro significato ed essere mal accolti perché accompagnati da una simultanea prova di indifferenza.

Quindi “la tenerezza nasce dalla comprensione dello stato d’animo altrui e tende a comunicargli quanto ci si senta vicini a lui” spiega San Giovanni Paolo II nel suo libro Amore e Responsabilità. L’interesse attento e premuroso per il proprio coniuge non può essere semplicemente una concessione. Questa condiscendenza sarebbe offensiva. La vera tenerezza che si prende cura dell’altro dona forza ed energia per affrontare il quotidiano e la sua aridità.

Una tenerezza accompagnata da fermezza, non un sentimentalismo sdolcinato

La tenerezza è disinteressata, costante e non può essere strumentalizzata per ottenere un’unione sessuale. Tuttavia, è necessaria, per sciogliere le preoccupazioni, i malintesi e favorire l’abbandono dei corpi. La tenerezza nutre l’amore, gli permette di esprimersi e lo rende concreto. Gli conferisce dolcezza, per supplire alla passione con i suoi alti e i suoi bassi, e aiuta a vivere i momenti di continenza.

L’atmosfera di tenerezza tra i coniugi è un dono inestimabile per i figli. Li avvolge e da loro un sentimento di sicurezza che li rende fiduciosi in un possibile futuro di coppia anche per loro. La respirano senza accorgersene, li rafforza e li stabilizza.

San Giovanni Paolo II diceva che la tenerezza deve essere accompagnata da fermezza, per non cadere in un sentimentalismo sdolcinato. La tenerezza tra coniugi è diversa dalla tenerezza che viene data a un bambino per svilupparsi. La tenerezza tra coniugi è accompagnata da fermezza che va di pari passo con un amore maturo adulto, che eleva l’altro. Non si tratta di coccole soffocanti, ma della garanzia per il proprio coniuge che è una persona che conta, importante, unica.

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san giovanni paolo iiteologia del corpo
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