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Non ringrazieremo mai gli Erodi di questo tempo

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Pascal Deloche / Godong

Chapelle Saint-Sébastien , Lanslevillard, Le Massacre des innocents, 15e siècle.

Don Fortunato Di Noto - pubblicato il 28/12/22

Non abbiamo più bisogno dei Faraoni, né di coloro che con il potere ‘uccidono’ i bambini.

Facciamo fatica a scrivere queste poche parole ma c’è un fuoco che brucia e consuma di dolore chi ha perso un figlio; un grido che si eleva tra la giustizia e la misericordia, tante lacrime che bagnano la terra arsa dal sole, la preghiera che chiede il cambiamento di passo affinché i cuori induriti, indifferenti, insensibili, che negano il dolore e la sofferenza si chinino a guardare e ad ascoltare chi non ha voce: appunto i bambini, gli infanti.

Dobbiamo dare tutta la nostra attenzione all’innocente, letteralmente “colui che è incapace di nuocere”, a chi, insomma, non è in grado di fare del male, neppure di difendersi; dobbiamo impegnarci nella protezione, nell’affetto per chi è una creatura inerme, incapace di commettere del male.

E’ forte l’appello e il richiamo, senza tentennamenti, alla condanna di questi atti di vigliaccheria e azioni orride e disumane. Per chi ha agito contro gli innocenti , che sono incapaci di opporre resistenza, agli Erodi di oggi e speriamo mai più di domani, diciamo: basta!

Continueremo , dobbiamo, dare voce agli infanti; il significato latino del termine infante – altro sinonimo per designare i piccoli –, ci dice che il bambino è “chi non parla”, chi è senza voce, in-fans, appunto.

Basterebbero le preghiere dell’Orazionale Cei (2020) per rinvigorire l’amore per gli innocenti e per impegnarsi per loro nella Chiesa e nella Società.

Le proponiamo per la vostra personale, familiare, comunitaria preghiera:

Fratelli e sorelle, ancora immersi nella luce e nella gioia del Natale celebriamo la festa dei santi Innocenti, posti come un seme di speranza tra i solchi del dolore. Per la loro intercessione presentiamo al Padre le nostre suppliche.

Preghiamo insieme e diciamo: Padre buono, ascoltaci.

  1. Padre, che in Cristo tuo Figlio ci doni il modello di ogni martirio, accogli il sangue innocente versato da Abele e da tutti coloro che sono stati immolati per la loro fedeltà a te, e fa’ che il loro sacrificio sia seme di vita nuova. Noi ti preghiamo.
  2. Padre, che con la nascita del tuo Figlio nella carne hai consacrato il valore di ogni creatura, illumina quanti custodiscono la vita già nel suo primo sorgere, e fa’ che l’esistenza dell’uomo sia protetta in tutte le sue stagioni. Noi ti preghiamo.
  3. Padre, che sei la difesa dei deboli e il liberatore degli oppressi, soccorri chi non ha voce, né volto, né nome, e fa’ che si interrompano rivalità e conflitti, causa di miseria nei popoli. Noi ti preghiamo.
  4. Padre, che ti riveli allo sguardo limpido dei piccoli, fa’ che le nuove generazioni siano formate da educatori sapienti e crescano nella luce della fede. Noi ti preghiamo.
  5. Padre, che riconosci come discepoli del tuo Figlio quanti vivono con rettitudine e purezza di cuore, ispira le nostre azioni, e fa’ che siamo suoi testimoni coraggiosi. Noi ti preghiamo.

Ascolta, o Padre, la preghiera della tua Chiesa, e per la forza del dolore innocente dona giustizia e pace ai nostri giorni. Per Cristo nostro Signore.

Uccidere, eliminare, vessare, condannare, abusare i piccoli del Signore e quelli della società tutta è più che un abominio.

Come si può avere paura dei bambini, eppure li utilizziamo in tanti modi: dalle pubblicità mozzafiato e strappalacrime a clave ideologiche per difendere l’aborto o la loro vendita con gli uteri in affitto, o/e per l’ideologia relativista e la colonizzazione gender, per la ipersessualizzazione e oscenità varie senza filtri.

Facile, molto facile ostentare attenzione per i bambini quando il mondo degli adulti per fini, più o meno discutibili, annientano l’infanzia e non la ritengono un prezioso dono di ricchezza profonda per la progettualità di oggi nell’idea di costruire una società migliore.
Escludere i piccoli dalla vita della Chiesa e della Società è andare contro quel: lasciate che i bambini vengano a me; e non dobbiamo portarli a Lui, Gesù, vero e autentico amore che cambia il corso della storia umana.

I santi Innocenti furono uccisi per Cristo, perché immagine dell’amore autentico, puro, nudo, innocente.
Furono uccisi per la loro fede in Gesù, pur non parlando di lui, diedero il sangue per lui. Che nessuno possa rubare la fede trasmessa e vissuta dai piccoli del Signore.

Si volle cancellare l’amore di Dio, rivelatosi in Gesù: chi vede me, vede mio Padre, e lo videro per primi i pastori, gli angeli, i magi; il bue e l’asino.

La paura di un bambino, turba e chi ha paura di perdere il potere di se stesso, infierisce fa morire tanti bambini:

“Egli (Erode), si turba, e per non perdere il regno, cerca di ucciderlo, mentre, credendo in lui, sarebbe stato sicuro in questa vita ed avrebbe regnato eternamente nell’altra. Che cosa temi, o Erode, ora che hai sentito che è nato il Re? Cristo non è venuto per detronizzarti, ma per vincere il demonio. Tu questo non lo comprendi, perciò ti turbi e infierisci; anzi, per togliere di mezzo quel solo che cerchi, diventi crudele facendo morire tanti bambini”.

(Dai Discorsi di san Quodivultdeus, vescovo).

Ieri come oggi: basta solo ricordare i numeri impietosi della condizione dei bambini nel mondo: una vergogna a cielo aperto che inquieta e che non può non richiamare ogni Erode alla ‘conversione’ e al cambiamento di mentalità: i bambini non sono nemici!

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