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La Chiesa nella RDC – Una suora statunitense riceverà la Medaglia della Libertà – & altro… 

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CC BY-SA 4.0

Sœur Simone Campbell.

i.Media per Aleteia - pubblicato il 04/07/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Lunedì, 4 luglio 2022

1. L’arcivescovo di Kinshasa commenta il ruolo della Chiesa nella Repubblica Democratica del Congo

2. Una suora riceverà la Medaglia della Libertà, la più importante onorificenza civile negli Stati Uniti

3. La Russia denuncia la “cultura della cancellazione”, ma l’ha implementata attivamente nella sua storia

4. Come la Chiesa cattolica ha trasformato la vita degli ebrei statunitensi

5. Nel vasto panorama delle religioni antiche, il cristianesimo è stato un’“innovazione rivoluzionaria” che ha cambiato la società

1. L’arcivescovo di Kinshasa commenta il ruolo della Chiesa nella Repubblica Democratica del Congo

Il cardinale Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa, doveva accogliere Papa Francesco nel suo Paese, ma ha saputo del rinvio del viaggio del Pontefice poco prima dell’annuncio ufficiale della Santa Sede il 10 giugno. “Sono rimasto completamente stordito”, ha confidato al canale televisivo cattolico francese KTO. Per coincidenza, KTO aveva programmato un’intervista al cardinale per quel giorno, in preparazione al viaggio. Nell’intervista di 26 minuti, il cardinal Besungu, membro del Consiglio dei Cardinali che aiuta il Papa a governare, parla della situazione della Chiesa in Congo, pienamente impegnata nella trasformazione della società. In questo Paese ricco di risorse naturali, la gente resta povera, e la Chiesa è uno dei pochi attori a chiedere conto ai leader del loro operato. Sulla questione del Sinodo tedesco, il cardinale africano dice che tutti stanno guardando con “grande attenzione” a quello che sta accadendo, e che nella Chiesa congolese non si pensa a dibattere sulla questione del celibato. Il porporato guarda con speranza al futuro della Chiesa, notando che si sta spostando dai Paesi del Nord – dove sembra morire – a quelli del Sud, dove fiorisce.

KTO, francese

2. Una suora riceverà la Medaglia della Libertà, la più importante onorificenza civile negli Stati Uniti

La suora cattolica statunitense Simone Campbell, della Congregazione delle Suore del Servizio Sociale, riceverà la Medaglia Presidenziale della Libertà il 7 luglio, ha annunciato la Casa Bianca venerdì. Il premio è il più alto riconoscimento civile negli Stati Uniti, e suor Simone sarà una delle 17 persone a riceverla durante la cerimonia. La religiosa è stata alla guida dell’organizzazione cattolica di lobbying per la giustizia sociale fino al suo ritiro lo scorso anno. La Casa Bianca l’ha descritta come un “sostenitore di spicco della giustizia economica, della riforma migratoria e della politica di assistenza sanitaria”, ed è nota per aver organizzato “Nuns on the Bus”, un tour che ha portato lei e altre suore a centinaia di eventi in tutti gli Stati Uniti per richiamare l’attenzione su una rete di sicurezza sociale ampliata. Suor Campbell ha twittato di essere “profondamente onorata per questo riconoscimento inaspettato, che sottolinea l’importante opera di elevazione delle esperienze delle persone comuni nella nostra Nazione per agire a favore di tutti”. La dichiarazione della Casa Bianca afferma che il premio va agli Americani “che hanno offerto contributi esemplari alla prosperità, ai valori o alla sicurezza degli Stati Uniti, alla pace mondiale o ad altri sforzi significativi a livello privato, pubblico o sociale”.

America, inglese

3. La Russia denuncia la “cultura della cancellazione”, ma l’ha implementata attivamente nella sua storia

Mentre la guerra russo-ucraina va avanti, il direttore del Museo dell’Hermitage di San Pietroburgo, Mikhail Piotrovsky, ha denunciato la “cultura della cancellazione” che sta colpendo la Russia, visto che molte organizzazioni stanno escludendo dagli eventi artisti, atleti, celebrità e altre figure del Paese. Il direttore del museo richiama la retorica usata dal Presidente Putin. Accuse simili sono state ripetute dalla portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova, dallo scrittore e deputato della Duma Zakhar Prilepin e dai rappresentanti russi all’UNESCO. Secondo Putin, il problema riguarda “ostracismo pubblico, boicottaggio e perfino messa a tacere” di persone che “non rientrano negli standard moderni, indipendentemente da quanto possano essere assurdi”. Padre Stefano Caprio – docente del Pontificio Istituto Orientale – ha sottolineato su AsiaNews che riscrivere la storia è “una delle specialità della Russia fin dai tempi antichi”. Il Paese, spiega l’articolo, “ha sempre cercato di piegare gli eventi a suo vantaggio e di ‘cancellare’ le voci dissidenti nella sua cultura”. “Per quanto si possa provare a cancellare e rifiutare la Russia per tante ragioni radicate nel passato e nel presente, sarebbe come amputare una parte di sé e tagliarsi via una parte di cuore, come stanno facendo i brutali eserciti di Putin, bombardando e distruggendo la terra in cui la Russia è nata”, scrive padre Caprio. “Oriente e Occidente, Russia, America ed Europa sono uniti dalla follia autodistruttiva della cultura della cancellazione contemporanea, e la guerra in atto non è altro che la grande punizione di tutti contro tutti”, conclude.

Asia News, inglese

4. Come la Chiesa cattolica ha trasformato la vita degli ebrei statunitensi

In un articolo pubblicato su Religion News Service, Joshua Stanton scrive di credere che 60 anni fa “la Chiesa cattolica fosse la più grande organizzazione ideologicamente antisemita del mondo”. Oggi, però, dice che è diventata “la più grande organizzazione filosemita al mondo”. Stanton, che ha fatto parte della delegazione ebraica ricevuta in Vaticano alla fine di giugno, nota la fraternità che unisce oggi ebrei e cattolici e accoglie con favore il messaggio scritto dal Papa per la loro visita, ritenendolo un “apice” in termini di rapporti ebraico-cristiani. Questo miglioramento ha portato dei frutti, secondo l’esperto ebreo statunitense, felice di vedere che l’epoca dei sacerdoti antisemiti è finita. “Le trasformazioni dottrinali della Chiesa cattolica hanno modellato la vita ebraica oggi, dandoci spazio per trovare la nostra voce come comunità della diaspora in modi inimmaginabili per buona parte degli ultimi due millenni”, conclude.

Religion News Service, inglese

5. Nel vasto panorama delle religioni antiche, il cristianesimo è stato un’“innovazione rivoluzionaria” che ha cambiato la società

“Nell’anno 70, la start-up di Gesù avrebbe potuto scomparire”, scrive l’antropologo francese Dominique Desjeux nel suo libro “Il mercato degli dei: come sono nate le innovazioni religiose, dall’ebraismo al cristianesimo”, pubblicato da Presses universitaires de France. L’ex docente dell’Università parigina della Sorbona non è un esperto di religione, ma ha comunque deciso di applicare alla nascita del cristianesimo lo stesso metodo di analisi che ha usato con altri fenomeni storici, come l’ascesa della società del consumo in Cina o la diffusione degli oggetti elettrici nelle case francesi. Basandosi sullo studio del clima, dell’immaginario e della logistica, basato soprattutto sulla documentazione archeologica, nota che l’ebraismo all’inizio della nostra epoca era all’apice, rappresentando tra il 6 e l’8% della popolazione dell’Impero Romano. L’obiettivo di Gesù non era creare una nuova religione, ma purificare l’ebraismo. La distruzione del Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., però, ha cambiato tutto. “Alcuni ebrei hanno apparentemente stretto la presa sulle regole della Torah, che rappresentava allora l’ebraismo rabbinico. I sostenitori di questa strategia non rinunciavano a nulla sulla circoncisione o le regole alimentari. Di fronte a questo, altri hanno scelto invece una strategia di apertura e proselitismo nei confronti dei pagani”, spiega l’articolo. Questo contesto dell’ascesa dell’avventura cristiana, osserva l’antropologo, mostra che “le innovazioni a volte hanno bisogno di crisi per diffondersi, perché aprono la porta all’opportunità”.

Le Monde, francese

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