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Il modo ispiratore di una coppia ucraina di rimanere unita malgrado la distanza

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Cerith Gardiner - pubblicato il 07/06/22

Sposati da 25 anni, due sposi di Kiev hanno trovato un modo speciale per rimanere vicini l'uno all'altra anche se la guerra li ha separati a livello fisico


Questa primavera è stata particolarmente lunga per il popolo dell’Ucraina. La guerra ha costretto le famiglie a separarsi, e mariti e padri non vedono mogli e figli da mesi.

Per i coniugi, la vita scorre in preda all’ansia. Le mogli potrebbero essere a una telefonata di distanza dal sentire che il marito è stato ucciso in battaglia, mentre gli uomini si chiedono se le proprie famiglie abbiano trovato un rifugio sicuro.

Quando ho parlato con una rifugiata giunta in Francia con i suoi figli, ha detto che col passare del tempo trova sempre più difficile rimanere collegata al marito. Le telefonate una volta quotidiane sono diventate meno frequenti, perché lei sente di non aver molto da dirgli. Lui è bloccato in un limbo in attesa di vedere cosa succederà nella sua patria, mentre lei è impegnata a cercare un lavoro e a dare ai figli l’attenzione di cui hanno bisogno.

Grazie al cielo, però, ci sono coppie che hanno trovato un modo per rimanere vicine nonostante le migliaia di chilometri di distanza fisica, come mostra un tweet di Szymon Czyszek.

Petro e Oksana Galuga, residenti a Kiev, sono sposati da 25 anni e si conoscono da 35. Quando è scoppiata la guerra, Oksana è andata in Polonia con i figli, lasciando in patria il marito, Segretario di Stato dei Cavalieri di Colombo in Ucraina.

Petro è impegnato negli sforzi umanitari dei Cavalieri in Ucraina. Come condivide nel video che riportiamo in seguito, la situazione è difficile per tutti gli uomini separati dai propri cari.

“Ovviamente ci sentiamo tutti molto soli e siamo tristi per il fatto di essere stati separati”, afferma,

ma aggiunge che c’è qualcosa che lui e sua moglie fanno e che aiuta a consolidare il legame matrimoniale: “Preghiamo insieme, ci unisce molto a livello spirituale”.

“Petro è adattissimo al suo nome, Pietro è la roccia”, dice Oksana, estremamente grata per il lavoro dei Cavalieri in Polonia. Appena è arrivata lì, l’hanno contattata per essere certi che stesse bene.

Nonostante il conflitto attuale, Petro nutre speranza per il futuro e confida di potersi riunire alla sua famiglia.

Spera anche che “alla fine il Signore ci doni la pace e di avere la grande opportunità di ricostruire il nostro Paese”.

Mentre preghiamo per la pace in Ucraina, possiamo pregare anche per tutte le coppie che sono state separate perché possano riunirsi presto.

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