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Un concistoro di fine estate che guarda al mondo – Il vantaggio del Papa come anziano in Canada – & altro…

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GREGORIO BORGIA / POOL / AFP

i.Media per Aleteia - pubblicato il 30/05/22

Ogni giorno, Aleteia offre una selezione di articoli scritti dalla stampa internazionale sulla Chiesa e le questioni principali che preoccupano i cattolici nel mondo. Le opinioni e i punti di vista espressi in questi articoli non sono quelli degli editori.

Lunedì, 30 maggio 2022

1. Con la morte del cardinal Sodano, la vecchia guardia vaticana è indebolita ma non fuori gioco

2. Un concistoro di fine estate che guarda al mondo

3. A Gerusalemme, la festa dell’Ascensione si celebra in una moschea

4. Arcivescovo Gallagher: la guerra in Ucraina è un’opportunità per porre fine alla logica del deterrente nucleare 

5. Per gli indigeni canadesi, l’età di Papa Francesco è un vantaggio

1. Con la morte del cardinal Sodano, la vecchia guardia vaticana è indebolita ma non fuori gioco

Il vaticanista John Allen parla della morte del cardinale 94enne Angelo Sodano, Segretario di Stato sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e poi decano del Collegio Cardinalizio fino al 2019. Il porporato ha incarnato la “vecchia guardia” e ha esercitato una forte influenza nella cultura interna del Vaticano. “Anche se Sodano era un punto di riferimento importante, sarebbe un serio errore pensare che la sua morte significhi che la vecchia guardia è fuori gioco”, avverte il vaticanista. Il passato è ora incarnato dal cardinale Re, 88 anni, succeduto nel 2019 al cardinal Sodano come decano del Collegio Cardinalizio. Una pagina importante nella storia del Vaticano viene voltata con discrezione. La morte del cardinal Sodano ha portato solo a un telegramma relativamente sobrio di Papa Francesco. Gli scarni articoli pubblicati su Vatican News, il portale ufficiale della Santa Sede, mancavano del tono luminoso spesso associato alla morte dei cardinali. Il cardinal Sodano, “uno dei titani della Chiesa cattolica per più di 50 anni”, manterrà una reputazione offuscata dalla sua posizione di compromesso nello scandalo degli abusi sessuali sui minori e dalla sua azione controversa durante il servizio come nunzio apostolico in Cile sotto la dittatura di Pinochet. 

Crux, inglese

2. Un concistoro di fine estate che guarda al mondo

Il direttore editoriale del Dicastero per le Comunicazioni, Andrea Tornielli, riflette sul significato del Concistoro annunciato domenica, che porterà a 132 il numero dei cardinali elettori. L’organizzazione di un evento di questo tipo alla fine dell’estate può sorprendere, come anche il suo annuncio con quasi tre mesi di anticipo, ma questo Concistoro precederà un incontro dei cardinali organizzato il 29 e il 30 agosto per lavorare sulla nuova Costituzione Apostolica sulla Curia Romana, “Praedicate Evangelium“, promulgata il 19 marzo, festa di San Giuseppe, e che entrerà in vigore il 5 giorno, festa di Pentecoste. Tornielli nota anche che “la lista dei nuovi cardinali conferma la linea di pensiero seguita da Papa Francesco nel corso del suo pontificato”. Ancora una volta, il Papa ha scelto di elevare “vescovi di tutto il mondo, preferendo le periferie e trascurando le sedi che una volta erano tradizionalmente considerate ‘cardinalizie’”.

Vatican News, inglese

3. A Gerusalemme, la festa dell’Ascensione si celebra in una moschea

È una delle cose straordinarie che possono accadere solo a Gerusalemme. Ogni anno, riferisce l’agenzia Fides, la festa dell’Ascensione viene celebrata in una moschea situata sulla vetta del Monte degli Ulivi. In realtà in precedenza era una cappella, costruita dai Crociati nel 1152, ma 50 anni dopo è stata trasformata in una moschea da Saladino. Oggi la cappella fa ancora parte della moschea “dell’Ascensione”. L’antico luogo di adorazione cristiano è aperto a visitatori e pellegrini tutto l’anno, e nella festa dell’Ascensione, per una speciale concessione della tradizione antica, i Francescani della Custodia di Terra Santa celebrano qui le Messe, a cui i cristiani locali e i pellegrini possono partecipare.

Fides, inglese

4. Arcivescovo Gallagher: la guerra in Ucraina è un’opportunità per porre fine alla logica del deterrente nucleare 

Nel conflitto attualmente in svolgimento in Europa, “la prima vittima della guerra è la verità”, ha affermato l’arcivescovo Paul Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, intervenendo il 27 maggio al convegno “La cultura dell’incontro: imperativo per un mondo diviso”, organizzato a Villa Malta a Roma dalla rivista gesuita Civiltà Cattolica e dalla Georgetown University. Sottolineando che questa guerra è resa ancor più pericolosa dall’esistenza delle armi nucleari, il “Ministro degli Esteri” vaticano ha sperato che si possa trasformare in un’opportunità per porre fine alla logica del deterrente nucleare. Il presule ha chiesto un “radicale mutamento del nostro stesso sguardo sul mondo”, per “interrogarci sul divenire dell’umanità”, “rigenerare la democrazia” e ridare “credibilità alla politica”. “Il nostro mondo sta morendo per il suo egoismo”, ha lamentato l’arcivescovo, parlando della diplomazia “multilaterale” della Santa Sede come modo per promuovere una “rinnovata corresponsabilità mondiale”.

Vatican News, italiano

5. Per gli indigeni canadesi, l’età di Papa Francesco è un vantaggio

Per The Tablet, la visita di Papa Francesco in Canada dal 24 al 29 luglio può essere descritta come “un anziano che affronta la storia della Nazione”. L’età avanzata del Papa sarà, nonostante le sue limitazioni fisiche, “un vantaggio” per gli indigeni canadesi a cui farà visita come parte di un processo di riconciliazione a seguito della scoperta degli abusi che hanno subìto nelle scuole residenziali cattoliche. Il Pontefice argentino verrà ascoltato ancor di più per il suo status di anziano. “Nella nostra mente e nella nostra visione mondiale, invecchiando diventi più prezioso per la comunità”, afferma il diacono Harry Lafond, ex capo della Muskeg Lake Cree First Nation. “L’età ti aiuta a comprendere la vita da una prospettiva diversa. Porti alle generazioni che ti seguono

la via che conduce alla saggezza sulla vita”, ha spiegato. Il leader della Chiesa cattolica visiterà Edmonton (Alberta), Iqaluit (Nunavut) e Québec. In questa provincia francofona, la Nazione Métis dell’Alberta vuole che il Papa visiti il Lac Sainte-Anne, un luogo importante a livello culturale e spirituale per tutti i popoli indigeni del Paese.

The Tablet, inglese

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